Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Uomini in camicia bianca e vestito nero. Anonimi dai nomi colorati: Mr. Pink, Mr. Brown, Mr. White, Mr.Blue, Mr. Orange, Mr. Blonde. Un colpo da portare a termine, qualcosa che va storto e condiziona le singole esistenze. Si parte dal tavolo di un bar in mezzo a quelle che sembrano quattro chiacchiere tra amici, poi passi al rallentatore con Little Green Bag che suona a tutta potenza poi il racconto si sposta in un garage dove, ad uno ad uno, arrivano i superstiti del colpo andato male dove, una retata della polizia, arrivata grazie ad una soffiata di una spia traditrice. Tra insanguinati criminali morenti e poliziotti sotto tortura il sangue scorre tra flashback che raccontano la composizione della banda di criminali fino a svelare la talpa. Uno dei film meno splatter di Tarantino sarà che, essendo la sua opera prima, voleva entrare nella settima arte in punta di piedi pur lasciando orme insanguinate. La trama che parte dall’evento centrale, si dirama un po’ conseguenzialmente e un po’ a ritroso, sciogliendo l’intreccio comunque semplice da seguire. Un film non sentimentale ma emozionale.
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