Regia di Mervyn LeRoy vedi scheda film
Bellissimo film sentimentale, un vero classico imperdibile per chi ama il genere (oppure i film con tanto di sceneggiatura, messa in scena e grande recitazione).
Anche qui il perfetto melodramma: amore travolgente senza se e senza ma, ostacoli che si frappongono tra i due amanti, un finale tragico.
Ottima.
Un bel niente.
Molto brava nel suo ruolo di contorno, specie nella scena in cui pronuncia la memorabile battuta "La chiamano la via più facile [la prostituzione]... chi ha coniato quest'espressione non era di sicuro una donna". Ottima la sua intesa con Vivien Leigh, sembrano davvero grandi amiche.
La sua interpretazione è semplicemente divina, il suo viso è come trasparente, vi si possono leggere tutti i sentimenti più minuti del suo personaggio. Nonostante la storia sia datata (la morale dell'epoca era decisamente più puritana), la sua interpretazione di Myra, donna dolcissima ed estremamente onesta, rende il finale perfettamente comprensibile, senza neanche un'ombra di melassa o di recitazione sopra le righe. Indimenticabili i suoi sguardi in più di una scena: alla stazione, quando non riesce a parlare con Roy sul treno in partenza, quando lo vede ritornare, quando lo guarda per l'ultima volta, quando decide di uccidersi, quando si prostituisce per la prima volta: la sua recitazione è Arte al cubo!!! E non ho neppure accennato a quanto è bella... Non se la cava neanche male come ballerina.
Bravo davvero. Non sono mai stata una sua fan e non lo sarò mai, però nei panni dello sfacciatissimo e fascinosissimo capitano Cronin è proprio a suo agio. Molto belli e fini i suoi sguardi a Vivien Leigh, con la quale forma una gran coppia, sia in termini di bellezza che di alchimia.
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