Espandi menu
cerca
I Am Not a Serial Killer

Regia di Billy O'Brien vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 219
  • Recensioni 6728
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su I Am Not a Serial Killer

di alan smithee
3 stelle

locandina

I Am Not a Serial Killer (2016): locandina

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2016 - ALICE NELLA CITTA'

Con una madre che gestisce un'attività di ricomposizione di cadaveri, predisponendoli per le esequie, al sedicenne John è quasi inevitabile che venga una passione, a tutti gli effetti morbosa, per lo studio dei cadaveri, per le dinamiche che inducono certi soggetti malati chiamati "serial killer" a compiere i gesti e i misfatti che talvolta li rendono famosi come rock star.

In analisi da anni, il ragazzo sente queste sue tendenze come una colpa, ma nello stersso tempo non può fare a meno di provare una irresistibile passione per osservare, e spesso pure aiutare la madre e le sue collaboratrici nel loro lavoro di imbalsamazione.

Quando poi l'attività materna prende una piega commercialmente molto positiva, grazie alla presenza di un assassino seriale che miete vittime nella zona, ecco che John, grazie anche al suo fiuto per questo genere di interesse, riesce ad individuare l'abile maniaco sessuale, e a pedinarlo, incerto se essere attratto dalle sue gesta, o se invece cercare di fermarlo.

Max Records

I Am Not a Serial Killer (2016): Max Records

Max Records, Christopher Lloyd

I Am Not a Serial Killer (2016): Max Records, Christopher Lloyd

Max Records

I Am Not a Serial Killer (2016): Max Records

I an not a serial killer non è proprio un film particolarmente indicato per un pubblico "alla Alice", né si comprende a fondo la scelta di inserirlo nella rassegna.

Di fatto un horror splatter compiaciuto e anche un pò sciocco che si concentra sulle budella senza andare molto a fondo degli aspetti psicologici di un disagio e una problematica grave come quella che affligge il nostro giovane protgonista.

E il serial killer, reso adeguatamente da un sinistro Christopher Lloyd che da trent'anni e più fa il vecchio pazzo o psicopatico, che agisce nei suoi oreendi intenti quasi per rinascere e ricostituirsi fisicamente, ha uno sviluppo sconcentantemente sciocco nel finale, a cui deliberatamente non accenno, dicendo solo che si vilisce con una non-soluzione tutt'altro che accettabile.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati