Regia di Demetri Martin vedi scheda film
Dean è un fumettista newyorchese in crisi, la cui madre è appena morta e il cui padre vuole vendere la casa di famiglia a cui Dean è profondamente affezionato. La fidanzata lo lascia e lui vola a Los Angeles per stare qualche giorno tra amici. Là conosce la bella Nicky, che ricambia il suo interesse.
Questo è il primo lungometraggio interamente scritto e diretto (nonché interpretato) da Demetri Martin, comico americano di origini greche già noto al pubblico per le sue performance sul palco, a base di giochi di parole e fumetti spesso pregni di humor nero. In questo film spiccano entrambe le sue passioni, specialmente la seconda, e risaltano anche le sue valide doti come attore; anche come regista sa cavarsela dignitosamente, ma soprattutto sceglie una serie di interpreti a circondarlo tutti perfettamente in parte, che alleggeriscono la tensione sulle sue spalle: Kevin Kline, Ginger Gonzaga, Gillian Jacobs, Barry Rothbart, Mary Steenburgen e Rory Scovel sono i principali. Dean è una storia che si sviluppa pian piano in sottotraccia, l’elaborazione di un lutto – la perdita materna – che passa attraverso fasi naturali e inevitabili come la negazione (il suo accanimento verso la casa dei genitori) o la fuga; il senso di completezza che lascia il finale dolceamaro (più dolce, va detto) del film ne determina inequivocabilmente l’ottima scrittura; alcuni riusciti momenti comici stemperano gradevolmente il senso di morte che l’intera storia evoca. Ben fatto, in attesa dell’opera seconda. 7/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta