Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Mi è piaciuto questo film, che ricorda in generale Woody Allen, e in particolare “Harry ti presento Sally”. Bisogna ammettere che Verdone, dopo i felici esordi, non sempre ha girato buoni film, ma questo certamente appartiene a quelli riusciti. I personaggi non sono superficiali o banali, ma anzi, sono definiti bene e presi di peso dalla vita reale. Ad es. io di quelle come il personaggio della Buy nella prima parte (innamorata pazza di uno snob) ne ho conosciute alcune. A proposito, il film risente un tantino di una certa frattura tra prima parte dall'analista e seconda in Inghilterra, ma è proprio un piccolo difettuccio.
A Verdone riescono bene certe scene, che infatti si vedono spesso nei suoi film: come la scenata di gelosia a tre, con i due uomini che passano alle mani; oppure in generale i momenti di fretta, gli eventi concitati che si sovrappongono, l'incomprensione dovuta alla lingua, e la donna che mette in scacco l'uomo con i suoi capricci o i suoi colpi di testa. Il regista attore è qui misurato e controllato sia nell'uno che nell'altro dei suoi ruoli. Non si compiace di sé e non gira a vuoto. Margherita Buy è perfetta per la parte, specie specie quando fa la nevrotica e innamorata pazza. Devo dire che qui è al massimo della sua bellezza. Insomma, un buon film senza eccessi e non pretenzioso, che regge bene per le sue quasi due ore. E neppure è cinico. Mica poco, specie oggi.
Ecco, a me Jmmy Hendrix non piace proprio. Né la musica, né il personaggio.
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