Regia di Nicole Garcia vedi scheda film
Il mal di pietre del titolo sono i calcoli renali che affliggono Gabrielle (Cotillard), ragazza inquieta degli anni Cinquanta, sposata con un uomo laconico (Brendemühl), paziente e senza dote. In cura in un centro termale svizzero per poter finalmente anelare alla maternità che la famiglia - in una crudele alternativa tra manicomio e matrimonio coatto - le richiede, Gabrielle conosce il valetudinario André Sauvage (Garrel), un reduce di guerra del quale si innamora follemente. Quando l'uomo viene trasferito in un'altra struttura sanitaria, Gabrielle comincia a scrivergli incessantemente, senza avere risposta.
Tratto dall'omonimo romanzo di Milena Agus, il film di Nicole Garcia mette in scena i fantasmi interiori di una ragazza francese instabile, irrequieta, informale, impudica, insofferente alle costrizioni perbeniste della vita di provincia. Con un incedere lentissimo che lascia spesso spazio a divagazioni oniriche, mescolando la realtà con la fervida immaginazione della protagonista, Mal di pietre restituisce un senso di incompiutezza, sposata a un algido formalismo estetico che non si raccorda con l'amour fou che vorrebbe raccontare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta