Regia di Lucien Jean-Baptiste vedi scheda film
Questo film è la lampante dimostrazione che non importa inventarsi nuovi generi per fare un ottimo lavoro. Ha i tuoi occhi ricalca il canovaccio del confronto tra diversità, incentrato stavolta sull'incontro di razze diverse e lo fa benissimo, con un prodotto fresco, gradevole e soprattutto con toni mai saccenti o pedanti verso il pubblico, come invece spesso accade in casi analoghi. Mancano infatti i monologhi a sfondo pedagogico di Indovina chi viene a cena, o l'aria del i più buoni siamo noi di un certo cinema italiano degli ultimi venti anni. Inoltre, l'aspetto che a mio avviso dà al film una marcia in più, è il saper incrociare con efficacia tanti conflitti attorno al motivo principale razziale: inter-etnici, intra-etnici, religiosi, inerenti l'orientamento sessuale e fra ceti e classi sociali. Ne esce fuori una trama di pregiudizi reciproci messi abilmente in discussione, con un lieto fine che ci lascia tutti felici e contenti, o quantomeno lieti di aver passato un'oretta con leggerezza non fine a se stessa.
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