Regia di Roger Vadim vedi scheda film
Tratto dal fumetto fanta-erotico di Jean Claude Forest, Barbarella è un'eroina del futuro, coinvolta in incontri ammiccanti con esseri di ogni sorta (umanoidi, robot, mostri vegetali) durante le sue missioni intergalattiche. Originariamente ispirata alle sembianze di Brigitte Bardot, la popolarissima attrice francese declinò poi il ruolo a favore della giovane Jane Fonda, a cui cederà, per un lungo periodo, anche il ruolo di moglie del regista Roger Vadim.
Il film, co-sceneggiato dal regista e da Forest, è un manifesto del cinema Pop e della cultura psichedelica, zeppo di allusioni erotiche, dal brodo 'spermatico' delle viscere del pianeta Sogo alle armi falliche, sensualità fetish (vedi i costumi strappati - minimalissimi, giusto per coprire le parti 'proibite' - e le ferite sul corpo della Fonda) e tanta, tantissima, ingenua ironia.
Lo spogliarello della Fonda - integrale, ma con i dovuti accorgimenti - in assenza di gravità sui titoli di testa ha fatto storia.
Tra gli attori, il moscissimo e inespressivo John Philip Law nell'azzaccata parte dell'Angelo muto (che avremmo rivisto a breve nel ruolo di Diabolik di Bava, altro cult Pop) e una particina, gustosa, per Ugo Tognazzi.
Psichedelicissima, quasi più di un disco dei Jefferson Airplaine (beh, forse è meglio non esagerare, ma rende l'idea..)
Bravo in una piccola particina.
E' il suo corpo il vero protagonista: comunque, stracult.
Coloratissima, meno psichedelica e molto più maliziosa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta