Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film
Lo psichiatra Santo Rullo ha un sogno: portare una squadra italiana ai mondiali di calcio a 5 per pazienti psichiatrici che si terranno di lì a poco in Giappone. Con la complicità di un allenatore e del suo staff tecnico, vengono scelti alcuni pazienti particolarmente portati per il gioco e, non senza fatiche, viene creata una nazionale. Gli atleti ora dovranno farsi onore in terra nipponica.
Volfango De Biasi aveva già raccontato vicende piuttosto simili a quelle qui esposte nel documentario Matti per il calcio, del 2004; in questo lungometraggio, con la partecipazione produttiva della Rai e un budget decisamente migliore rispetto alla precedente opera, mette in piedi un lavoro di buonissimo impatto visivo e narrativo che unisce l'intrattenimento – le scene di allenamento e di gioco sono copiose e ben dirette, lo studio dei personaggi è vivace e moderatamente approfondito – a una serie di contenuti di indubbio interesse. Innanzitutto la crociata organizzativa del dottor Rullo, fermamente convinto del potere curativo e riabilitativo dello sport; e, come è naturale che sia, non si può prescindere dai valori morali messi sotto ai riflettori dalla storia: la solidarietà, la fratellanza, lo spogliatoio che si crea grazie allo sport, la relativa inclusività, l'insegnamento sia pur brutale della sconfitta, così come l'importanza di rispettare l'avversario. Crazy for football – Matti per il calcio sarà, curiosamente, anche il titolo della fiction (sempre targata Rai) che lo stesso De Biasi dirigerà cinque anni più tardi, ispirata alla medesima storia, con protagonista Sergio Castellitto. 6/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta