Regia di Alberto Grifi vedi scheda film
Riflessione sul ruolo dell'arte nella società contemporanea, che sfrutta il canovaccio della fiaba di Biancaneve.
Opera sperimentale, che esteticamente si rivolge ai canoni della psichedelia (immagini distorte, scenari surreali, i colori che vanno e vengono, e variano) e che vede la partecipazione in scena di alcuni aderenti al Gruppo 63, il collettivo di avanguardia letteraria nato 8 anni prima a Palermo. Giordano Falzoni, Nanni Balestrini, ma anche Giancarlo Nanni, Manuela Kustermann e Toti Scialoja compaiono nella pellicola, mentre la voce off teorizza sui rapporti fra arte e spettacolo, fra artista e pubblico, fra realtà e rappresentazione. Non un lavoro facilmente comprensibile, virato a un certo godardismo, ma certo più lineare (e dagli intenti più evidenti) di tanti altri di Alberto Grifi. Venti minuti di durata. 4/10.
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