Regia di Alberto Grifi vedi scheda film
Vecchi filmati di sperimentazione medica corredati di didascalie.
Alberto Grifi è stato un teorico del cinema, prima ancora che un regista: in questa opera lo dimostra appieno, mettendo insieme materiale altrui (girato - si sostiene - in epoca fascista e recuperato fortunosamente da Grifi come materiale di scarto negli anni Settanta) e conferendogli un nuovo senso grazie a un lavoro intelligente di montaggio e all'inserimento di numerose didascalie che commentano le immagini. In totale sono 18 minuti di filmati di sperimentazione medica che mostrano pazienti psichiatrici trattati con metodi oggi antiquati, ma in quel periodo comuni - era d'altronde un'epoca nella quale la neurochirurgia e la psichiatria non avevano alcun rilievo; Il preteso corpo è perciò un'operazione etica e non semplicemente artistica. Grifi è stato fiero autore di un cinema di ricerca fin dalla metà degli anni Sessanta; la sua opera più nota rimane Anna, uscito due anni prima di questo lavoro. 4,5/10.
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