Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Carrellata di immagini dalle dighe alpine.
"Questo documentario è stato realizzato in occasione del settimo congresso internazionale delle grandi dighe. Roma 1961", avverte la didascalia che chiude i sedici minuti di Le grand barrage. La sezione cinema della Edisonvolta, da ormai un decennio capitanata dal giovane regista Ermanno Olmi (classe 1931), partecipa al congresso mandando un lavoro fra i meno efficaci dei suoi, un'opera che va meno in profondità rispetto agli standard della produzione olmiana del periodo, ma in ogni caso non privo di interesse. Soprattutto colpiscono, prima ancora delle immagini imponenti - ma effettivamente generiche, poco dettagliate - sulla natura alpina e sul lavoro dell'uomo, capace di piegare tale natura alle sue necessità; colpiscono le scenette che fanno da intermezzo a queste sequenze e che vedono protagonisti due allegri fotografi. Un tocco di ironia non avulso dalla retorica del regista, attivo dal 1953 e recentemente approdato anche al lungometraggio a soggetto (Il tempo si è fermato, 1958; Il posto, 1961), ma ancora impegnato di tanto in tanto nel realizzare lavori sostanzialmente pubblicitari per la Edisonvolta. 5/10.
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