Regia di Michele Placido vedi scheda film
Placido al secondo film da regista mette in scena una storia coraggiosa e generazionale rivolta alla fase post adolescenziale e fondamentalmente abbastanza veritiera e vicina a quelli che sono i problemi e i pensieri di tale periodo della vita. Il dramma è sempre in agguato e il finale è l'unica via d'uscita 'corretta' per ripristinare l'ordine morale nella vicenda. Non c'è molto da dichiarare sull'inespressività canina e sul fastidioso biascicare della Argento; il film in sè non svela nulla di sensazionale e utilizza qualche luogo comune (e facile appiglio drammatico) di troppo, però rimanendo come si diceva verosimile nel suo complesso. Sufficienza risicata.
Problemi della post-adolescenza nell'Italia del 1992: tre amiche a confronto con ansie generazionali, liti e relazioni famigliari angoscianti, ragazzi inaffidabili, paure proprie di questa fase di crescita. Una delle tre, vessata dal padre con cui ha un rapporto incestuoso, finisce per eliminare il genitore la notte di capodanno.
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