Regia di Edward F. Cline, Buster Keaton vedi scheda film
Interessante cortometraggio, con alcuni momenti molto riusciti.
Questo è il quarto film che vedo per il 1920. E' un breve cortometraggio, di neanche 20 minuti, composto da un'esile storia e da molte gag, a volte anche un po' slegate tra loro. Tutto parte da Keaton, che vive coi suoi, e che è innamorato e corrisposto dalla vicina (Virginia Fox, sui 18 anni, un'altra delle bellezze spesso presente nei suoi film, per poi ritirarsi verso metà anni Venti), anch'essa accasata dai suoi genitori. E' divertente e forse geniale la commedia degli equivoci, che si compie all'inizio, in pochi minuti: lei gli manda un foglio, "Ti amo", lui glielo rimanda, "Ti amo anch'io", lei viene sorpresa dal padre e cacciata: lo stesso padre rimanda il foglietto, che però viene preso dalla madre di Buster. Suo marito la scopre e teme la tresca della moglie; rimanda indietro il foglietto e questa volta è il padre di lei che viene sorpreso dalla madre di lei, la quale, pure, teme la tresca col vicino. Divertente.
Forse meno impattanti sono gli altri momenti allegri; secondo me emerge invece, prepotente e sensazionale, la fisicità quasi circense di Keaton, autore di alcuni passaggi che è già tanto che non si sia rotto l'osso del collo.
Nel complesso il tutto è gradevole e breve, non un'opera però che mi abbia colpito troppo.
Questo, come tutto quello che ho visto dagli albori al 1920, è disponibile e facilmente recuperabile gratuitamente in Rete.
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