Regia di Raffaele Andreassi vedi scheda film
La vita, non semplice ma piena di incontri fondamentali e stimoli artistici e intellettuali, di Edvard Munch, pittore norvegese nato nel 1863 e morto nel 1944, autore del celeberrimo L'urlo (1893).
Edvard Munch narrato da Raffaele Andreassi: difficile chiedere di meglio, difficile immaginare un racconto comprensivo della vita e delle opere del celebre pittore norvegese messo in scena con più accuratezza e con approfondimenti critici più puntuali e interessanti di così. Andreassi aveva già girato documentari, tra gli altri, su Giorgio De Chirico e Antonio Ligabue, con la presenza dei diretti interessati; in questo caso si dilunga a sufficienza – siamo intorno ai 33 minuti di durata – per riuscire a parlare sia del Munch artista che del Munch uomo. Entusiasta sperimentatore il primo, traumatizzato (dalle morti della madre e della sorella quando era piccolo, ma non solo) e ombroso il secondo; i quadri sono i veri protagonisti del lavoro e Andreassi è bravo a concatenare la narrazione con il filo delle opere rappresentate sulla pellicola. Naturalmente girato a colori, indispensabili per poter cogliere la grandezza dei dipinti dell'artista norvegese. 6,5/10.
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