Regia di Joe Dante vedi scheda film
Non è certo una novità affermare come spesso i sequel siano vere e proprie "carni da macello" dove le idee dell'originale risultano annientate da contesti scialbi e ripetitivi.
Questo prodotto invece ha motivo di esistere (e resistere), riprendendo ovviamente i caratteri dell'illustre predecessore, ampliandone gli orizzonti (si passa da un contesto più casalingo ad uno più ampio) e mantenendo intatta l'irriverenza dell'ironia preesistente.
Ci si diverte ancora parecchio, le venature puramente horrorifiche non mancano e si vede lontano un miglio che Joe Dante si è divertito ancora una volta un mondo a riportare in vita le sue fortunate, e coccolate, creature.
Questo è così lampante, quanto lo è la mancanza di ritmo ed idee che contraddistingue i sequel in generale, forse perchè tanti registi vivono il loro lavoro come tale, mentre per Joe Dante, almeno questa volta, si è trattato di uno spassoso divertimento.
Ovvio che questo si ripercuota completamente sulla pellicola d il divertimento è assicurato, grazie anche ad un citazionismo che si mantiene sempre accattivante.
Si vede che ci è divertito un mondo ed il risultato, ovviamente, lo premia.
Peccato che oggi si siano dimenticati di una mente così creativa e fuori dagli schemi (e le due cose vanno ahimè troppo a braccetto).
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