Regia di Chuck Russell vedi scheda film
"Revenge-movie" prevedibile, ma tutto sommato girato con un certo mestiere
L'ex membro delle forze speciali Stanley Hill, ora ingegnere sostanzialmente a spasso, assiste durante un tentativo di rapina in un parcheggio, all’omicidio della moglie. Dopo il classico riconoscimento all’americana, dietro il vetro trasparente solo da un lato, Stanley riconosce l'autore dell'omicidio, la polizia ciononostante rilascia il presunto assassino, accampando scuse ridicole. Frustrato dall'incapacità e dalla cattiva volontà delle forze dell’ordine, di risolvere il caso , l'uomo intraprende una sua indagine privata e ben presto smaschera la corruzione e la connivenza della polizia agli alti livelli, con la criminalità. Decide così di trasformarsi in giustiziere e di volta in volta, alzando il cosiddetto vaso di Pandora,individua tutti i colpevoli implicati e si prende la sua vendetta, abbattendo coloro che,in qualche modo hanno avuto a che fare con la morte della moglie, i killer, i poliziotti collusi, come il detective Gibson e gli altri corrotti, e incapaci. In tandem con il suo ex socio Dennis, compie un azione spietata e puntuale. Stanley scopre che dietro l’assassinio della moglie, c'è addirittura lo zampino del Governatore, il quale non voleva che la donna, che lavorava per lui, divulgasse dati ambientali compromettenti per la costruzione di un oleodotto,eliminato anche lui,Stanley viene però arrestato dalla polizia,ma con un geniale trucco, aiutato dal suo socio e dalla figlia, riesce a fuggire e a far perdere le sue tracce, rifugiandosi in America Latina. L'onesto mestierante Chuck Russell, subentrato in seconda battuta, gira un classico revenge-movie.Il risultato, pur non esaltante è tuttavia passabile, ci troviamo infatti davanti ad un prodotto che anche se prevedibile, grazie al ben assemblato cast e ad uno stile che guarda ai polizieschi degli agli anni '80 e '90, è ben confezionato. La sceneggiatura, pur non raccontando nulla di nuovo, è tutto sommato fruibile, in questo percorso di vendetta, per una persona costretta a riesumare il passato, sguazzando tra efficaci sequenze “action”, in cui Travolta malgrado il fisico imbolsito e Meloni a dispetto dell'età, se la cavano con dignità. Il racconto segue il canovaccio tipico del filone e il colpo di scena sui reali colpevoli, polizia corrotta inclusa, è "telefonato" sin dal prologo, dove finti reportage giornalistici, ci illustrano un'inquietante crescendo di fatti criminali.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta