Regia di Sergio Corbucci, Steno vedi scheda film
Se avessi scritto questo giudizio fra i trenta e i venticinque anni fa, l'avrei sicuramente messo in termini positivi, soprattutto per il terzo episodio, quello con Villaggio, che fracchieggia e fantozzeggia da par suo (appartengo ad una generazione di ex giovani che hanno avuto, a qualche età, il "periodo fantozziano").
Oggi il giudizio positivo si è attenuato, sebbene rimanga inalterata la simpatia destata dal primo e dal terzo episodio (quello con Montesano è di rara insulsaggine), anche se Pozzetto è costretto a comprimere le proprie intemperanze verbali da un copioncino che sta a metà tra Don Camillo (con Peppone interpretato dall'immarcescibile Ugo Bologna) e il Sordi parroco di campagna della Contestazione generale, mentre il personaggio affidato a Villaggio è caratterizzato soltanto dall'avversione per i moderni mezzi di trasporto: anche se, in un finale tragicomico, preferisce saltare dalla finestra di un monomotore divenuto incontrollabile, piuttosto che mangiare la minestra di una Mazzamauro disponibile all'avventura sessuale.
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