Regia di Rian Johnson vedi scheda film
Accanimento critico nei confronti di quello che è invece un bel film
Star Wars VIII- gli ultimi Jedi, è un capolavoro? Non lo definirei tale, ha delle pecche abbastanza negative, per esempio una serie troppo vasta di battutine fuori luogo da film per famiglia. Eliminerei molto volentieri certi “Hey vuoi un passaggio” e “Mi piace!”
Inoltre alcune scelte della trama sono a mio avviso ridondanti, allungano eccessivamente i tempi solo per creare scene epiche e drammatiche ma inutili per le dinamiche degli eventi.
Nonostante vi siano delle pecche, siamo di fronte ad un film molto bello, sicuramente migliore del precedente che aveva una trama molto più inconsistente. L'episodio VIII sviluppa una trama non scontata e non è una sorta di dejavù, ripetizione degli scorsi film.
I personaggi principali sono psicologicamente definiti in modo molto complesso. Primo fra tutti Kylo Ren-Ben Solo, a mio avviso, il meglio riuscito. In Kylo vedi costantemente l'evoluzione e la complessità, reazioni imprevedibili alle emergenze della storia.
Nella trilogia in cui assistiamo all'evoluzione di Anakin, egli è un personaggio molto più piatto, in cui non cogliamo la complessità dei turbamenti, la sua parabola è semplicemente: sono buono → sono cattivo → torno buono. Kylo non è buono o cattivo, è guidato dal lato oscuro, come dal lato chiaro della forza e non riesce a stare in equilibrio. Costantemente turbato,ogni sua reazioni non è prevedibile, poiché sembra guidato dall'onda emotiva del momento, solo verso la fine del film intravediamo una sorta di piano a monte, che giustificherebbe i suoi intenti, ma sarà davvero così? O forse sta giustificando comportamenti che non sa controllare e spiegare?
Anche Rey è un personaggio molto interessante, è il primo “Jedi” ( tra virgolette perché di fatto non segue un addestramento canonico) che non ha paura del lato oscuro, dice di averne, ma di fatto vi ci si “butta” per conoscerlo meglio, per conoscersi meglio e ne esce senza eccessivi turbamenti, sicura di cosa sia il bene. A mio avviso Rey suscita molta tenerezza perché è un personaggio molto solo, costretta dagli eventi a rimanere tale, non può combattere insieme alla resistenza perché deve cercare Luke, non può ancora per una volta nella vita sentirsi a casa, è una figura errante e in divenire, ma che pare proprio stia crescendo buona, forte, piena di amore.
L'amore è proprio quel sentimento che guida Rey nella profonda convinzione che Kylo sia da salvare, convinzione persa addirittura dalla Mamma Leia, che ammette che non vi siano speranze. Rey invece percepisce le debolezze di Kylo, empatizza con la sua condizione, tra i due scatta qualcosa, in senso molto lato dell'amore, ma non è così semplice, è un bisogno che hanno l'uno dell'altra, una sincronicità della forza che non controllano.
La figura di Luke è stata fortemente criticata, perché troviamo un eroe indebolito, che si è chiuso alla forza per paura. Ovviamente non è bello vedere sottotono l'integerrimo Luke skywalker, ma di fatto è un fenomeno molto realistico e dopotutto, durante il film, si riscatta da questa condizione.
Nuovo tema che potrebbe svilupparsi: durante il viaggio di Finn e Rose nel pianeta dei super ricchi, emerge l'interessante tematica appunto della ricchezza e del profitto. Anche nell'universo di star wars vi è un potere che va al di là del bene e del male, dei buoni e dei cattivi: il potere dei soldi. Se la spassa meglio chi decide di non schierarsi se non per il guadagno.
Non mi dilungherò ad elogiare gli effetti speciali, perché ovviamente non potevano deludere, sono inoltre colpita dalla fotografia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta