Regia di James Gunn vedi scheda film
Squadra che vince, non si cambia. Questo secondo episodio dei "Guardiani della Galassia" non è molto diverso dal primo; i personaggi sono gli stessi, e l'ambientazione non cambia, un universo ricostruito secondo i criteri della "Space Opera", immenso, ricco di creature fantastiche, tecnologie impensabili, luoghi meravigliosi. In questo episodio i "Guardiani Della Galassia" realizzano una missione per conto dell'evoluto e superbo popolo dei Sovereign, ottenendo in cambio Nebula, loro prigioniera e sorella di Gamora. Nell'occasione, il furbo procione Rocket ruba degli oggetti ai loro ospiti, che si scagliano all'inseguimento dei "Guardiani", prima direttamente, poi tramite un gruppo di "banditi" spaziali. Nelle fasi successive, i protagonisti finiscono sul pianeta di Ego, un personaggio misterioso che sostiene di essere il papà di Peter Quill, l'umano del gruppo. Nonostante l'incanto del luogo, i "Guardiani" non si fidano di Ego, che mostra di avere un suo progetto per il dominio dell'universo. Un discreto film di supereroi e fantascienza, che, però, essendo molto simile al primo episodio, offre poco di nuovo. Il regista, tra una sequenza d'azione e l'altra, tenta uno studio dei personaggi per conferire loro un maggiore "spessore". Quill, confrontandosi con il preteso genitore, ricorda e soffre per la morte della madre; Gamora e Nebula, in rapporti pessimi l'una con l'altra a causa della dura educazione ricevuta, trovano occasione per appacificarsi e salvarsi la vita a vicenda; il bandito spaziale Yondu si rivela migliore di come appare all'inizio del racconto. Tutto ciò, però, non è che un contorno per le lunghe e colorate scene d'azione, combattimenti, inseguimenti, sullo sfondo di luoghi fantastici, che rappresentano l'elemento principale della narrazione. Da rilevare una piccola apparazione per Sylvester Stallone. Un prodotto d'intrattenimento adatto a tutti, che ha nulla di nuovo rispetto al predecessore e appare un po' troppo lungo, in rapporto ai contenuti veicolati.
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