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Guardiani della Galassia Vol. 2

Regia di James Gunn vedi scheda film

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M Valdemar

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La recensione su Guardiani della Galassia Vol. 2

di M Valdemar
7 stelle

 

locandina

Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017): locandina



Io sono Groot.

scena

Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017): scena

Sì, ok, conosciamo il (fantastico) tormentone. E ci piace(rà) sempre. Un po' come un pezzo/tutti i pezzi degli AC/DC.
D'altronde, nell'incipit la scena – formalmente uno scontro intergalattico con un mostro schifoso che vede schierata l'allegra ciarliera brigata dei Guardiani al completo – è tutta del baby-albero, che si muove lungo il coloratissimo, caotico scacchiere cinematico con tutta la simpatia e la tenerezza di questo e degli altri mondi.
Funziona così, infatti: se i personaggi sono riusciti, il film è bello che fatto. A maggior ragione per un blockbuster fantasy-supereroistico, i cui protagonisti sono (erano) pressoché sconosciuti outsiders dal fascino fulmineo.
James Gunn, matto e intelligente in egual misura, lo sa benissimo: allora la caratterizzazione marcata dei vari Star-Lord e Gamora, Drax e Nebula, Rocket e Baby Groot procede spedita e amplificata lungo la (fortunatissima) direttrice tracciata nel primo capitolo.
Dall'intersezione con gli ovvi innesti (sempre dal tratto accentuato, e oggetto di un umorismo personalizzato dissacrante, tra i quali la nobile, frigida sacerdotessa Ayesha, la telepate/empate Mantis, l'entità “celestiale” nonché pianeta vivente [1] nonché padre di Star-Lord, il kurtrussellizzoide Ego) s'incrociano nuove scie comiche che ingrossano così la fantastica crassa massa incasinata-casinista (ma d'una lucidità organizzativa mirabile) plasmata dal demiurgo/chirurgo Gunn (del quale si possono immaginare, persino intravedere, tra le bizzarrie diffuse e profuse con palese autocompiacimento, il ghigno e gli occhi del pazzoide e la sottocultura nerd in cui tanti si riconoscono).
Il resto – la “trama” (che barba, che noia) – è un mantra in sottofondo, una musichetta da ascensore lineare e banale, esile, un pretesto in forma di narrazione che sostiene come scheletro inerte muscoli e cuore e corpo d'un cinema strafatto di un immaginario – riconoscibile e inconfondibile – che tritura e alimenta il nutrimento essenziale per lo spettatore drogato di pallosissime continuity marveliane (di cui vivaddio, cioè Ego, non v'è traccia!) e convenzioni seriali.
Ovvero le (assuefacenti) sostanze pop-nostalgiche: dal caleidoscopico campionario di feticci anni settanta-ottanta intimamente personale e per certi versi spiazzante (il papero Howard, David Hasselhoff, prima più volte menzionato poi in cameo, la presenza di Sylvester Stallone, il florilegio felice e tossico di citazioni e rimandi) all'attesissima, pompata colonna sonora ("Awesome Mix Vol. 2", of course!), vera colonna portante – e non mero elemento decorativo – che definisce, infine e compiutamente, animo, identità e cifra stilistica.
Dell'opera e del suo creatore.
Semmai, il rischio, oltre all'inevitabile ripetitività e derivatività, è l'omologazione – per ora scongiurata – all'industria sforna-prodotti in serie marveliana, ma pure una pericolosa deriva “fastandfuriousiana”, laddove si accenna e ci si rifugia nel sempreverde valore “religioso” della “famiglia”.
Occhio: l'unione e l'unicità del team dei Guardiani si possono giustificare in altre maniere …
Comunque, roba trascurabile (sperando rimanga tale), nel fantasmagorico disegno generale gunniano.
Insomma il divertimento è assicurato, gli attori sono innegabilmente dentro lo spirito e l'anima del film e assicurano innegabile, istantanea empatia.
Ben cinque scene post-titoli di coda (!!), tutt'altro che necessarie: l'ultimissima, con Stan Lee spicca per inutilità, splendida invece quella con Sean Gunn (fratello del regista, già irresistibile mitico scemo del villaggio delle Gilmore Girls).
Alla prossima.




[1] ok, non c'azzecca una fava fresca con la ricercata musica seventies del film ... ma non sono riuscito a farne a meno! (segue strepitoso pezzo dei Monster Magnet).



 

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Ultimi commenti

  1. GIANNISV66
    di GIANNISV66

    Ti voto....a maggior ragione se mi metti i Monster Magnet ti voto!

    1. M Valdemar
      di M Valdemar

      Sapevo avresti apprezzato! Grandissimo album, Dopes to Infinity!
      Tu l'hai già visto, questo vol. II?

    2. GIANNISV66
      di GIANNISV66

      Purtroppo non ancora, ultimamente poco cinema in sala per me. Ma conto di recuperare :-)

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