Regia di James Gunn vedi scheda film
Continuano le avventyre di Peter Quill, di Baby Groot, di Rocket Continuano le avventure di Peter Quill che trova anche il suo padre naturale, un pianeta vivente di nome Ego che ha sparso il suo seme andando di pianeta in pianeta. La trama è solo un guazzabuglio di battute, battutine e battutacce, ma è sorretta dalla presenza di uno scanzonato Kurt Russell e da un Michael Rooker in stato di grazia. Tenero Baby Groot, come da copione, sempre simpatico il rissoso Rocfket Raccon, ma roba mordi e fuggi il cameo di Sylvester Stallone. Prima parte troppo caciarosa e troppo da ridere, rispetto ad una seconda che cerca d'affogare in azione, ciotazioni, sentimenti paterni e fraterni. I Marvel Studios continuano a puntare su questi bricconi che dovrebbero salvaguardare il cosmo ma che non fanno altro che beccarsi a vicenda mentre combattono. Noon che facciano male, gli eroi Marvel spesso sono così, ma qui, in certi momenti siamo ai livelli del "Supecafone" del Piotta, anche se la colonna sonora anni'70/80 è di tutto rispetto. Insomma, il lungometraggio è simpatico, ma io continuo a preferire personaggi come Spider-man, perché oggi i Guardiani sono alle stelle, ma domani potrebbero essere tranquillamente dimenticati, anzi rigettati nel limbo da dove sono venuti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta