Regia di James Gunn vedi scheda film
Dopo il meritato successo del primo capitolo, James Gunn ri-prova a stupire tutti con il suo secondo volume dei Guardiani della Galassia; concentrandosi però troppo su esplosioni ed eccessivi effetti speciali ha finito per trascurare una sceneggiatura e un trama eccessivamente piatte e banali. Rimandato al terzo capitolo.
A vedere le prime entusiaste recensioni su questo sito, sembrava quasi che questa nuova avventura dei guardiani fosse allo stesso livello del precendete episodio.
Dopo lo scoppiettante successo del primo primo capitolo, in effetti ci si aspettava molto da questo secondo "volume". Il primo volume, prodotto in "sordina" all'ombra delle altri grandi produzioni Marvel, aveva ottuentuo il meritato successo.
Fuori dagli schemi e pieno di comicità, era ed è assieme a Deadpool (altro progetto guardacaso partito in sordina) la miglior produzione Marvel degli utlimi anni.
Ma il secondo volume di questa nuova e fortunata serie non è affascinante e avvicente come il primo capitolo, perchè si perde in una sceneggiatura e trama banali e scontate.
Intendiamoci, il film ha lo stesso ritaglio comico del primo capitolo: ci sono un sacco di battute, armi ed esplosioni. La prima parte scivola via, rimanendo perfettamente godibile e divertente come il primo capitolo.
Il problema arriva a poco prima di metà film, dove avviene l'incontro con il tanto sospirato "padre" del protagonista Star-Lord Quinn. Ed è proprio qui che avviene la svolta, in peggio, del film.
Si capisce subito che tale personaggio, interpreatato da Kurt Russel, è una emerita sola; lo si intuisce in prims da come si presenta nel flashback ad inzio film, dove prima seduce e poi scarica senza (apparente) motivo la madre del protagonista.
Lo si comprende in pieno quando si presenta ai guardiani della galassia con il nome di "Ego"... che già dal nome capisci che il tizio che vuol sembrare il padre buono e misericordioso in realtà è il classico villain (pieno appunto di "ego") che pensa al proprio tornaconto.
Avendo lui poteri sovrannaturali, in grado di creare pianeti dal nulla, gioca ad essere Dio sentendosi sopra tutto e tutti. Roba già sentita, vero? Insomma il classico villain già visto e rivisto.
Infatti, con l'avanzare del film, si scopre che tale Ego vuole spazzare via l'intero universo grazie ai propri globuli di DNA, piantati e tenuti dormienti in ogni pianeta che ha visitato al solo scopo di sedurre milioni e milioni di donne di razze diverse (roba che Rocco Siffredi scansati proprio, lui si che è un duro).
Quindi tutta la seconda parte del film ruota intorno allo stucchevole dualismo tra il padre egoista ed il figlio che deve decidere se accettare o meno di avere gli stessi poteri del Dio-Padre.
Il finale lo lascio in sospeso anche se facilmente prevedibile.
Funziona meglio il secondo dualismo presente nel film, quello tra le sorelle/nemiche Gamora e Nebula, dove il background psicologico è piu profondo essendo ripreso dal primo capitolo.
Si confermano invece buone le intepretazioni, solide e coerenti, dei guardiani; sempre divertenti ed irriverenti Rocket e Drax, è gradita la piacevole presenza del Baby Groot che cerca di coprire in parte le magagne di una sceneggiatura banale e povera.
Totalmente dimenticabili e privi di spessore gli altri antagonisti "cattivi" del film, i Sovereign capitanati da tale Ayesha, evanescente ma utile ai fini della sceneggiatura per un terzo annunciato capitolo.
Da segnalare il simpatico ed abituale cameo di Stan Lee, e quello invece totalemente fuori posto di un Silvester Stallone (che c'azzecca in un film del genere???) impastato e senza espressione alcuna, nel ruolo del rei dei ladri.
Le musiche, azzeccatissime e perfette nel primo capitolo, sono buone anche in questo secondo volume: ma totalmente fuori contesto appare la canzone finale "Father & Son" di Cat Stevens (gli struggenti inni di colpa del papà della canzone nulla c'entrano con l'egoista padre dio del film), un insenstato contorno che accompagna un finale eccessivamente sdolcinato e stucchevole.
In vista del già previsto terzo capitolo, consiglio dunque al regista di concetrarsi su una sceneggiatura e trama piu complesse e ragionate, anzichè correre troppo dietro ad esplosioni ed effetti speciali che abbagliano lo spettatore superficiale ma che lasciano un pò con l'amaro in bocca chi si aspettava faville dopo un primo convincente e soprendente capitolo.
Il film varrebbe 2 stelle ma ne aggiungo una mezza in più per la fiducia che ancora ripongo in questa serie.
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