E' ormai constatato che ai Guardiani della Galassia piace vincere facile, per quanto il film sia rutilante, comico, pieno di citazioni e allo stesso tempo non si prenda realmente sul serio.
Inizio con il botto, Baby Groot è un fenomeno nel ballare anche in situazioni a dire poco impegnative per i suoi compagni di avventure, ma non per lui che non se la prende molto più di tanto, distreaendosi con quelli delle sue dimensioni.
Una cascata di riferimenti ad altri eventi di successiva ideazione, Uatu con cui parla Stan lee nel suo cameo, Thanos, Adam Warlock (2° scena post credits), Howard possibile (?) nuova riproposta futura dopo il film del 1986, e altri che penso di non avere identificato tipo i due che sembra che combattono su un pianeta durante i 700 passaggi spazio-temporali di Rocket e Yondu chi sono?.
Diciamo che il tempo passa veloce senza di certo annoiarsi, come sempre si può perdere un po del suo carisma innovativo del primo episodio, ma alla fine a ben guardare potrebbe pure essere uguale o persino migliore.
Degno di nota Sylvester Stallone nella parte di Stakar Ogord.
Naturalmente come già si sa dalla rete, da diversi giorni non perdetevi le 5 scene post credits, ci sarà da divertirsi!
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