Regia di James Foley vedi scheda film
Non è stato facile. Avendo perso il precedente capitolo, e non avendo letto i libri, ho avuto parecchie difficoltà a capire la complessità dei personaggi, anche se aiutato dalle notevoli capacità recitative degli attori e dallo spessore filosofico dei dialoghi. La weltanschauung, la visione del mondo di questo dramma apparentemente dedicato al piacere come scelta filosofica di vita in questa valle di lacrime (è una cosa dura sporca e faticosa me qualcuno la deve pur fare) propone una vita di sofferenza e meditazione, senza alcuna ostentazione della ricchezza, quasi come se queste maschere e queste meningi senza pace ci interroghino sul significato della vita: una lunga interminabile copula. Tutto il resto è inutile. Questi personaggi candidi, quasi volteriani, che si agitano tra emancioazione femminile e orgasmi senza tregua, rendono straziante, ai più sensibili, il tragico epilogo della storia.
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