Regia di Mack Sennett vedi scheda film
Dopo averle prese sul ring nonostante facesse l’arbitro, Chaplin stavolta viene malmenato da un punching-ball antropomorfo. La sua lotta clamorosamente impari è il meglio del film, per il resto piuttosto piatto.
Importunata da un energumeno, Mabel acquista un punching-ball antropomorfo per il marito in modo che possa allenarsi a sconfiggere ulteriori futuri malintenzionati.
Grossolano e fragilissimo, il film è una mera vetrina per le star Keystone Mabel Normand, Mack Swain e Charles Chaplin. Ricordevole la scena tra il manichino fluttuante e Mabel, ma soprattutto tra il primo ed un Chaplin alticcio. Una gag che è l’unica a giustificare la genesi del film. Non a caso è attorno a tale episodio che il film costruisce la sua fama ed edita il principale titolo italiano “Charlot e il manichino”; altri titoli “Charlot geloso” e il più letterale “La vita coniugale di Mabel” (quest’ultimo a testimonianza del fatto che l’attrice all’epoca fosse una diva più quotata di Chaplin).
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