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Il romanzo di Mildred

Regia di Michael Curtiz vedi scheda film

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La recensione su Il romanzo di Mildred

di steno79
8 stelle

Prima versione del romanzo di James Cain, recentemente riadattato per la televisione da Todd Haynes con risultati brillanti, il film di Curtiz si distanzia in maniera significativa dall'opera letteraria, introducendo un "sub-plot" criminoso che era del tutto assente nelle pagine di Cain e che assume un peso narrativo essenziale nel film, insieme alla costruzione a flashback tipica dei film Noir del periodo. E' un tipico "woman's picture" del periodo, un melodramma declinato al femminile e condotto con mano generalmente robusta, invecchiato meglio rispetto ad altri prodotti analoghi girati in quegli anni: indubbiamente buona parte della riuscita è dovuta all'interpretazione di Joan Crawford, fra le migliori di tutta la sua carriera e giustamente premiata con l'Oscar, in un ritratto di madre pronta a qualunque sacrificio per assicurare un futuro agiato ad una figlia ingrata. Il rapporto fra Mildred e Veda è il fulcro drammatico del film ed è l'elemento drammaturgico che assicura la presenza di alcune scene memorabili, anche se l'ossessione di Mildred per la figlia può apparire leggermente eccessiva per gli standard odierni. Nel cast, notevole anche Ann Blyth che riesce a non sfigurare nelle scene in coppia con la Crawford, mentre gli uomini sono un pò in ombra (il migliore è Jack Carson, mentre risulta un pò troppo fatuo Zachary Scott). Il film risulta fra i migliori dell'eclettico regista ungherese dopo il mitico "Casablanca": Curtiz dimostra di essere un ottimo artigiano dello Studio System capace di conferire un buon ritmo cinematografico alla vicenda, anche se manca naturalmente il tocco personale di un vero autore a livello visivo. Il remake televisivo di Todd Haynes avrà un taglio decisamente differente e, personalmente, non saprei quale indicare come migliore fra i due film, avendoli apprezzati entrambi.

voto 8/10

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