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El bar

Regia di Alex de la Iglesia vedi scheda film

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La recensione su El bar

di alan smithee
7 stelle

Un gruppo eterogeneo di clienti si trova dentro un normale bar nel centro di Madrid, quando all’improvviso, uno tra essi si affretta a salutare il suo interlocutore e a uscire. Appena varcata la soglia del locale, un boato scuote ogni altro individuo dalle sue azioni e semina apprensione ed all’erta tra le persone: l’uomo appare disteso con un foro di proiettile in testa.

Panico generalizzato tra clienti e il ridotto staff della piccola struttura ricettiva, composto da una vecchia gestrice e dal suo cameriere.

La situazione precipita quando i presenti si accorgono che l’intero quartiere appare isolato, come se le forze dell’ordine stessero accerchiando l’eventuale cecchino…. O invece come se le stesse stessero isolando solo loro sopravvissuti e ora prigionieri di quell’angusto e poco ospitale locale qualunque.

Mentre iniziamo a familiarizzare con i vari personaggi che popolano quel micro-universo, cominciamo a farci un’idea della situazione e delle cause che hanno generato quella tesa situazione di emergenza, apparentemente senza una soluzione che possa garantire l’incolumità di quei particolari “ostaggi”.

Con lo stile nervoso, ironico e frenetico che da sempre riconosciamo al bravo e dinamico regista spagnolo Alex De la Iglesia, ecco di ritorno uno dei più validi e vitali registi iberici, impegnato questa volta in un thriller concitato che non rinuncia all’ironia, alla comicità più sferzante e alla satira di costume, dipingendo personalità, vezzi e modi di fare tipici di un popolino messo alle strette e per questo proteso a cercare salvezza a scapito anche dei compagni di viaggio apparentemente più cari.

Buon ritmo, attori simpatici, gradevoli (Mario Casas, divo iberico in ascesa, qui insolitamente barbuto alla mediorientale e Blanca Suàrez, bellissima nel suo tailleur ridottissimo e scollatissimo a fasciare un gran fisico statuario, più una serie di validi caratteristi già incontrati in altre occasioni) e una tensione da catastrofe imminente, rendono El bar una buona ed intelligente occasione di intrattenimento, in grado di fondere la commedia più pura - ovvero quella dedita alla descrizione di una fauna umana tutta debolezze e manie, imperfezioni e difetti in evidenza atti a suggellare quanto la pochezza umana si acuisce in situazioni dominate dal panico e dall'emergenza - con la tensione del thriller che guarda anche al mistero fantascientifico o eventualmente anche al disaster-movie.

Ho già detto molto, probabilmente troppo. Guardate questo film, che ha purtroppo disertato la sala (almeno quella italiana), eventualmente per riacquistare entusiasmo nei confronti di un regista fertile e versatile che conosciamo almeno da inizi '90, brioso e acuto, probabilmente sin troppo sottovalutato.

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