Trama
Davanti al giudice Bao Xing (Miao Ching), magistrato imparziale e severo, tutti gli uomini sono uguali. Un giorno, mentre attraversa il ponte della città di Cao Qiao, un forte vento lo costringe a fermarsi insieme alla scorta. Durante la sosta, un giovane lo prega di recarsi nella casa della madre cieca Li Zhenfei (Sha-Fei Ouyang) per ascoltarne l'appello. La donna domanda se è disposto ad accettare la sua causa contro l'imperatore e sua madre. Sebbene impaurito, l'uomo rimane fedele ai suoi principi ed accetta di ascoltare il racconto di come la donna, venti anni prima concubina del padre dell'imperatore, fu condotta alla rovina da Liu (Pao-Shu Kao), un'altra concubina che ordinò alla sua servitrice Kou Zhu (Ivy Ling Po) di abbandonare alle acque di un fiume il futuro principe nato dalla rivale, per riservare a se stessa il ruolo di regina, e di come la ragazza salvò il bambino dalla morte.
Note
Il film, un racconto drammatico in forma di opera Huangmei [uno dei cinque principali stili operistici cinesi], si basa sull'ampia produzione letteraria sulla vita del giudice Bao Zheng (11 Aprile 999 – 20 Maggio 1062), un funzionario realmente esistito in Cina durante la dinastia Song ed oggi figura di culto per la sua leggendaria imparzialità.
Chang Cheh è il co-sceneggiatore del film, insieme al regista, mentre le musiche sono di Eddie H. Wang Chi-Ren.
Il film è noto anche come Romance in the Forbidden City e Inside Forbidden City.
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