Regia di Joaquin del Paso vedi scheda film
34 TFF- CONCORSO
Alla Maquinaria Pan-American si lavora con l'armonia di una grande famiglia: musica soave e pensieri positivi animano l'inizio della giornata lavorativa, che poi prosegue con una serenità quasi paradisiaca e sospetta.
Quando però una segretaria si accorge che il padrone della fabbrica è morto improvvisamente per un infarto, ecco che tutti i nodi e la spiegazione di quell'innaturale anomalia si chiarisce.
La fabbrica, una rivendita ed assemblaggio di macchinari edili, in realtà è fallita da anni ed il proprietario si ostina a mandare avanti l'impresa pagando di tasca sua i dipendenti, ormai non più nemmeno in grado di rendersi conto di non stare più producendo nulla ma semplicemente mimando le fasi di un lavoro ed una operatività che non esiste più.
Pertanto, dopo la disperazione, verrà il momento di rimboccarsi le maniche e tentare con l'autogestione, la prosecuzione di un sogno senza concretezza né futuro.
Curioso ritratto di un microcosmo sociale falsamente idilliaco che si poggia sulla inconsistenza elegiaco di un sogno che cozza contro ogni teoria economica anche più benevola ed ottimistica.
Echi grotteschi e bunueliani rendono il piccolo bizzarro film un ritratto disincantato e dolceamaro che suscita una certa curiosità.
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