Regia di Aldo Lado vedi scheda film
Spaghetti thriller che regala qualche bel momento, ma che si rivela penalizzato da un noiosissimo primo tempo, in cui, a parte l’ottimo prologo, si salva ben poco. Interessante, invece, la seconda parte con una sequenza magistrale (quella ambientata in un palazzo diroccato in mezzo alla nebbia) e un finale discreto. La sceneggiatura è meno lacunosa del solito ed è affetta da pochi buchi narrativi (uno si registra alla fine, quando il protagonista si trova, inspiegabilmente, alle spalle dell’assassino). Benino la caratterizzazione dell’assassino e l’intreccio che emerge nel secondo tempo, male invece tutta la prima parte dove si abbonda in perdite di tempo e personaggi inutili alla storia (vedi l’amante del protagonista).
Lado è un buon regista e anche in questo caso riesce pienamente a dimostrarlo, quando lo script entra nel vivo. Abbondante utilizzo di soggettive e un certo gusto per un taglio nervoso nei momenti più tesi.
Ottime le musiche di Morricone. Fotografia e interpretazioni sufficienti. Peccato per il primo tempo. Voto: 5.5
Bisogna rendere più piccante e più coinvolgente il primo tempo. Ridurre le scene con la bimba e introdurre subito un po' di tensione e di intrecci.
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