Regia di Adrian Sitaru vedi scheda film
34 TFF- FESTA MOBILE
Le riunioni di famiglia sono un pò una costante del ci email rumeno, basti pensare a Sierranevada o all'ultimo Mungiu "Baccalauréat", entrambi visti a Cannes 2016.
Davanti ad un patriarca vedovo (che è proprio lo stesso attore che interpreta il padre medico del già citato film di Mungiu), si ricompone una famiglia costituita da quattro figli, oltre qualche consorte di alcuni di essi.
La cordialità dell'atmosfera si rompe del tutto non appena il discorso volge sul perché il padre, medico famoso, risulti nella lists di coloro che sicuri decenni prima facevano parte di una commissione incaricata di intercettare le donne propense ad abortire, denunciando il proposito e scongiurandone la circostanza.
L'uomo, esplicitamente interrogato in merito, non solo non nega, ma anzi ostenta con un certo orgoglio questa sua passata presa di posizione, a suo modo di vedere posta a salvaguardia del diritto alla vita.
Il gelo a tavola si crea in poco tempo; la tensione impiega solo qualche minuto di più per rovinare del tutto una festa in famiglia, lacerando seriamente rapporti consolidati dallo stretto vincoli familiare di sangue e dal senso di appartenenza al ceppo comune.
La situazione in seguito si ribalta a favore del padre, per quella prima occasione lasciato solo a difendere un proprio precedentemente modo di agire, quando un altra e ancora più sconcertante verità emerge da parte della coppia di fratelli gemelli che fa parte dei quattro figli dell'uomo.
Una storia inaccettabile, incredibile, devastante, che dimostra come spesso chi giudica dovrebbe per prima cosa giudicare se stesso, e solo in seguito emettere sentenze inappellabile.
Girato per molti cruciali minuto attorno ad un tavolo, Illegitimate è una sconvolgente opera corale in cui il giovane regista confessa di aver lavorato soprattutto sugli attori, piuttosto che su una sceneggiatura rigida ed inflessibile.
E gli attori, e le loro rispettive reazioni a caldo, sono il più evidente pregio di un film forte, che spiazza e lascia interdetti e sconcertati, sberleffo quale appare ad un inno alla vita, o alla proclamazione, al contrario, di un proprio diritto di scelta che non ammette prese di posizione da chi sta fuori della coppia.
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