Trama
Un feroce assassino finisce nelle mani di una chirurga che, per vendetta, lo sottopone a un'operazione di cambio di sesso, facendolo divenire una donna. Pur modificando il suo corpo, non perderà la ferocia e il desiderio di vendicarsi di chi gli ha inflitto una punizione così spietata.
Approfondimento
NEMESI: UNA (RI)ASSEGNAZIONE DI GENERE FORZATA
Diretto da Walter Hill e sceneggiato dallo stesso con Denis Hamill, Nemesi racconta la storia di Frank Kitchen, uno spregevole sicario a pagamento che viene "punito" in maniera anomala da una chirurga plastica. Per vendicare la morte del fratello, la dottoressa Rachel Jane sottopone infatti Frank a un intervento chirurgico di riassegnazione di genere, da uomo a donna, infliggendogli in tal modo una tortura peggiore della morte. Costretto ad affrontare il mondo con il suo nuovo corpo femminile, Frank cercherà a sua volta vendetta nei confronti della sua "nemesi e creatrice". A raccontare la sua vicenda è la stessa dottoressa Rachel che, oramai pazza, confessa il suo operato allo psichiatra Ralph Galen.
Con la direzione della fotografia di James Liston, le scenografie di Renee Read, i costumi di Ellen Anderson e le musiche di Giorgio Moroder e Raney Shockne, Nemesi ha avuto una lunga gestazione, come ricorda lo stesso regista: "Nemesi non è un film da studio hollywoodiano, è semmai un film indipendente con budget ridotto: credo che fosse l'unico approccio possibile per una storia che nessuno studio avrebbe mai realizzato. Il progetto nasce verso la fine degli anni Settanta quando Denis Hamill mi ha inviato una prima bozza di una sceneggiatura molto audace da lui scritta e chiamata Tomboy. Per molto tempo, il progetto è rimasto solo un pensiero ma verso il 1990 ho chiamato Denis per firmare un accordo con cui opzionavo la storia e mi riproponevo di trasformarla in film. Ne è venuta allora fuori una nuova sceneggiatura, che non mi piaceva e mi ha spinto ad abbandonare il progetto. Da allora, sono passati poi altri 10 anni quando un giorno ho ritrovato nel mio appartamento la sceneggiatura originale di Hamill. L'ho riletta e ho richiamato Denis per capire se i diritti fossero ancora disponibili. Dopo un nuovo accordo, ho iniziato a lavorare nuovamente alla sceneggiatura, che è divenuta prima una graphic novel e poi il film. Mi sono divertito a scrivere i personaggi di Frank Kitchen e della dottoressa Rachel Jane, due tipologie umane e due stili di dialogo in grande contrasto per una trama volutamente minima e riduttiva.
Nemesi parla di vendetta. E presenta la vendetta in un modo differente dal solito stereotipo, comunica che per molti la vendetta può essere appagante. Non parla della situazione sui transgender, questione che è importante ai fini narrativi ma che non è il vero fulcro tematico. Nemesi è un film sulla vendetta, è un dark fantasy che non ha una connessione reale con la situazione che vivono i transgender. Frank non diventa una donna transgender: nella sua testa resta sempre un maschio eterosessuale. In molti disapprovano che l'intervento di sesso a cui è sottoposto venga usato come punizione. La dottoressa Jane lo impone a Frank, in parte, come una punizione e, in parte, come l'occasione per dargli una nuova prospettiva di vita, un'ultima chance per redimersi. L'operazione è imposta a Frank anche come test dell'aspetto più elementare della teoria del gender: tu sei ciò che sei nella tua mente. Come dice la dottoressa Jane, il suo esperimento è contemporaneamente un successo e un fallimento. La teoria del gender si rivela corretta, ma secondo i termini del dottore, Frank non diventa un essere umano migliore. Torna a sparare".
Il cast
A dirigere Nemesi è Walter Hill. Durante il corso della sua rimarchevole carriera, Walter Hill è stato scrittore, regista e produttore di progetti che vanno dal western classico ai thriller pieni di azione e le commedie per ragazzi, tutti contrassegnati con il suo stile unico e viscerale. Regista veterano con 20… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (14) vedi tutti
Un bel noir e un'ottima interpretazione di Sigourney Weaver, vale la pena vederlo.
commento di GioviNCCCome al solito gli americani devono rifare, in peggio, i film europei invece di doppiarli, perché questi ultimi per loro sono a un livello intellettuale troppo alto e devono metterci dentro un po'di sparatorie, morti ammazzati e inseguimenti vari. E infatti questo film è la brutta copia di La pelle che abito di Almodovar.
commento di corradopStrano Film : bene la Rodriguez ma la visione proprio non mi è piaciuta.voto.4.
commento di chribio1Il buon vecchio Hill tiene duro e con un soggetto estremo si dimostra ancora un grande. 7+ ESTREMO
leggi la recensione completa di luca826Si guarda solo se non avete niente altro di meglio. Per me il cast è stato sprecato. La storia è davvero surreale, direi imbarazzante. Tutto un po' semplicistico e basato su clichè. Non mi è piaciuto. Voto: poco più che mediocre.
commento di Yusaku87Walter Hill , stavolta mi hai deluso ...
leggi la recensione completa di daniele64Dal soggetto non gli daresti una lira, invece è un'ottima graphic novel, noir e pulp, nei toni e nei ritmi.
commento di GautierBeh che dire, a me è piaciuto, ma sono trai pochi che ha gradito, proprio pochi a livello planetario.
leggi la recensione completa di tobanisNon male,pieno di ritmo,di morti...e di cambio di sesso,per me voto 7.
commento di ezioLa trama ricorda quella di "La pelle che abito" di Almodovar (2011)
commento di Mascottiper dare brio a una storia così fiacca e cialtrona bisognava affidarne la regia, che so, a un Woo o a un Rodriguez. ci avrebbero aggiunto un pizzico di ironia, che però sappiamo non essere esattamente nel dna di Hill. più imperdonabile è la mancanza di fiducia verso lo spettatore, con una voce off che continua a spiegargli ciò che ha appena visto.
commento di giovenostaLa piel que habito is the limit.
leggi la recensione completa di mckNemesi celebra innanzi tutto il gradito ritorno del regista cult W.H.; che firma un "vengeance-legal- thriller solo in apparenza a tratti dozzinale, ma che cela attorno a sé sfaccettature psicologiche, da confusione sessuale forzata ed indotta, davvero acute.
leggi la recensione completa di alan smitheeFumettone d'autore da non prendere troppo sul serio. La bellissima Rodriguez e l'indimenticabile Weaver stanno al gioco. Plot risaputo e scalcinato. Hill sempre più adrenalico dirige con diligenza. Inutile storcere il naso. E' Walter Hill e tanto mi basta.
commento di Marcello del Campo