Regia di Victor Saville vedi scheda film
Nient'affatto pesante - come dice la scheda - ma, al contrario, molto divertente commedia diretta con mano esperta da Victor Saville, con l'unica pecca di una durata un pò eccessiva.
Tratto da un romanzo di formazione di A.J. Cronin, narra la storia di un orfano di origine irlandese (un giovanissimo, straordinario Dean Stockwell) che emigra dai parenti in un paesino nella Scozia del 1900 e viene preso sotto l'ala protettiva del bisnonno (Charles Coburn, un vero 'animale' da commedia), inizialmente scontroso con lui ma successivamente dimostratosi un maestro di vita e anche un benefattore.
L'atmosfera che si respira ricorda il fordiano 'Com'era verde la mia valle', con un'abile descrizione di personaggi e una recitazione di alto livello.
I migliori sono Dean Stockwell, dal viso incredibilmente espressivo, vero bambino prodigio dell'epoca - vedasi l'esordio di Joseph Losey 'Il ragazzo dai capelli verdi' - tornato alla ribalta addirittura quarant'anni dopo con significativi ruoli in 'Velluto blu' e 'Una vedova allegra ma non troppo' e il grande Charles Coburn, narratore di storie inventate di sana pianta e grande bevitore di birra: avrebbe meritato l'Oscar anche in quella edizione ma l'Academy preferì Harold Russell, un militare che divenne attore quasi per caso, a seguito di un incidente che gli fece perdere entrambe le mani.
Un altro particolare curioso: Hume Cronyn, l'avaro nonno del protagonista, ha per figlia ... Jessica Tandy, sua moglie nella vita.
Apprezzabile l'uso della parlata scozzese da un gruppo di attori in maggioranza americano.
Voto: 8 (visto in v.o.)
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