Regia di Frank Hui, Jevons Au Man-Kit, Vicky Wong vedi scheda film
Trivisa è un film di Hong Kong del 2016 diretto da tre giovani registi emergenti: Frank hui, Jevons Au e Vicki Wong.
Il film è prodotto da Johnnie To e Yau Nai-hoi (sceneggiatore di fiducia della Milyway di To) ed è stato presentato alla 18 edizione del Far East Film Festival di udine ottenendo il plauso della critica specializzata, stesso discroso per i critici locali che hanno apprezzato ogni singolo aspetto del film; impossibile dargli torto...
I tre giovani registi sono emersi grazie al Fresh Wave, una vetrina molto importante gestita dall'Arts Development Council di Hong Kong che permette a giovani cineasti di realizzare cortometraggi con l'aiuto di veterani, infatti Johnnie To è un forte sostenitore di questo progetto.
Trivisa è un film eccellente sotto tutti i punti di vista, i tre giovani auturi hanno realizzato una summa del noir hongkonghese degli anni 90 prestando la massima attenzione ad aspetti per molti occidentali superflui ma fondamentali per la cultura locale (ad esempio, molte scene di conversazione ,fondamentali per l'intreccio, si svolgono attorno ad un tavolo con del buon cibo da sempre elemento imprescindibile per il cinesa cinese)
La realizzazione del film è alquanto interessante; i tre registi hanno diretto separatamente 3 cortometraggi ispirati a tre noti criminali locali.
Frank Hui si è concentrato su Kwai ching Hung interpretato in maniera sontuosa da Gordom Lam, personaggio enigmatico e spietato; lo stile di Hui (il tutto a fine riprese è stato inserito in maniera eccelsa in un insieme omogeneo, quindi non si tratta di un film ad episodi) omaggia il noir della new wave quindi troveremo delle sequenze girate con crudo realismo prendendo come modello Alex Cheung, kirk Wong e Ringo Lam il tutto unito al discorso politico; l'handover è vicino e molti si aspettano conseguenze disastrose, qui Hui strizza l'occhio a Fruit Chan celeberrimo per la trilogia sull'Handover [se interessati qui sul mio profilo filmtv trovere recensita l'intera trilogia, The Longest Summer è collocato nella sezione "post"].
Da segnalare l'ottima prova di Philip Cheung che si conferma ancora una volta tra i migliori caratteristi su piazza.
Jeson Au ci parla del famossimo Yip Kwok-foon (ispirato al ladro Yip Kai-foon), celebre per rapinare gioiellerie brandendo un Kalasnikov e pronto a sfidare a suon di piombo la polizia; Au decide subito di omaggiare il grande maestro To, infatti mostra più volte una sparatoria con Yip protagonista, il tutto viene mostrato grazie ad una registrazione di una telecamera di sorveglianza e la sequenza è un chiaro tributo al piano sequenza iniziale di Breaking news dove tra l'altro il protagonista è sempre lo stesso attore: Richie Ren.
Vicky Wong invece si focalizza sul deliquente probabilmente più noto di Hong Kong, Cheunk Tze-keung meglio noto come "lo spendaccione"; criminale avido ed incredibilmente egocentrico con uno stile sgargiante che basa le sue fortune sul rapimento di ricchi uomini d'affare, il tutto interpretato magistralmente da Jordan Chan; la regia è molto valida in particolare modo è possibile evidenziare diverse oblique dall'alto con Jordan Chan protagonista.
In Trivisia è possibile individuare diversi aspetti che riguardano tutti e tre i protagonisti (ovviamente caratteristiche tipche del noir hongkonghese degli anni 90), tra cui impossibile non citare:
1) Una rappresentazione negativa delle forze dell'ordine, le quali sono inette ed impotenti di fronte ai criminali oppure sono corrotte fino al midollo
2)Un destino fatale che si concretizza nel momento meno opportuno (tipico del cinema di johnnie To e della Milkyway)
3) Hong Kong non è solamente un elemento decorativo ma la città diventa protagonista con i suoi vicoli strettissimi che fanno da contrasto agli enormi grattacieli; inoltre meraviglioso l'aereo che atterra sfiorando i palazzi (fino al 1998 l'aereoporto di Hong Kong era quello di kai Tak che si trovava nel cuore della città)
4) i protagonisti assoluti sono criminali con un background "oscuro" (quindi ritroviamo la descrizione stilizzati tipica della Milkyway) ma interessanti, costretti ad effettuare dei compromessi dal nuovo scenario politico (emblematica la trasformazione del personaggio interpretato da Richie Ren)
5)Cameo "lungo" di Lam Suet (il caratterista più famoso e richiesto di Hong Kong)
Ottimo il finale dove tramite un campo totale i tre deliquenti si incontreranno in maniera del tutto fortuita e subito dopo i registi ci motsrano immagini di repertorio inerenti al passaggio di consegne di Hong Kong dalla Gran Bretagnia alla Cina.
In conclusione Trivisa è un film di Hong Kong al 100%, un prodotto che omaggia nei migliori dei modi un genere che ormai ha fatto storia; un must assoluto per gli amanti del cinema dell'ex colonia britannica.
La visione è consigliata a tutti , certamente i meno abituati al genere non coglieranno tutte le sfumature ma godranno di un noir magnifico ed intrigante
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