Trama
Jeanne ha perso molto tempo dietro agli uomini ma giura a se stessa di aver chiuso con loro. Una mattina, però, si risveglia con un pene: ciò che per molte donne è solo un sogno, per Jeanne è realtà. Non mancheranno però problemi e contrattempi.
Approfondimento
QUALCOSA DI TROPPO: UN RISVEGLIO DA UOMO
Diretto da Audrey Dana e sceneggiato dalla stessa con Maude Ameline, Qualcosa di troppo racconta la storia di Jeanne, una donna appena divorziata che vede i suoi figli a settimane alterne. Jeanne non vuole più saperne degli uomini ma una mattina un divertente scherzo del destino fa sì che si risvegli quasi come sempre ma con un piccolo dettaglio fisico in più tra le gambe: un pene. Ciò genera situazioni assurde e comiche con la sua migliore amica e panico su come risolvere il problema con il ginecologo. Ciò di cui Jeanne è sicura è che al mondo nessun'altra ha mai vissuto tale situazione e in qualche modo dovrà pur farcela.
Con la direzione della fotografia di Nicolas Brunet, le scenografie di Bertrand Seitz-Adc, i costumi di Eric Perron e Jean-Louis San Miguel, e le musiche di Emmanuel D'Orlando e Thibaut Barbillon, Qualcosa di troppo rientra - sebbene la protagonista non diventi mai un uomo in tutto e per tutto - nel filone della switch comedy, commedie in cui i protagonisti si ritrovano senza volerlo nel corpo di qualcuno appartenente al sesso opposto. A raccontare la genesi dell'opera è la stessa regista: "Come accade spesso a molte donne, mi sono chiesta cosa si prova a essere un uomo. Penso che in tutti noi sia insita una parte nascosta appartenente all'altro genere che, per via dei codici sociali ristretti, tendiamo a reprimere. Quale miglior modo per parlare di ciò che mischiare i due generi? Ci sono uomini più femminili di me e donne più virili di molti uomini che conosco. E, a essere onesta, spesso mi sento come un uomo che vive il suo più grande sogno: essere una donna. Viviamo in una società maschilista, basata sul fatto che essere uomini garantisca più diritti. E allora cosa succederebbe se a una ragazza un giorno spuntassero codesti "attributi maschili onnipotenti"? L'idea nasce da un sogno fatto una ventina di anni fa mentre vivevo a New York... Ho sognato di risvegliarmi e di sentire al tatto "qualcosa di troppo", di vestirmi in fretta e di andare dal medico per capire cosa fosse successo. Mi sono risvegliata bruscamente ma ricordo ancora bene quanto il sogno fosse realistico e inquietante. L'idea poi mi è ritornata in mente dopo aver girato il mio primi film (11 donne a Parigi), una commedia dall'ottica femminile che, nonostante un ottimo incasso, ha spaccato la critica e che è stata fortemente attaccata dagli uomini. Di fronte a certa violenza, ho deciso di reagire e di trovare il coraggio di realizzare Qualcosa di troppo. Prima di girare il film, ho intervistato molti uomini e ho chiesto loro quale fosse il loro rapporto con il sesso e con la sessualità, anche se il mio film rimane in primo luogo una favola, qualcosa di magico che nasce dalla fobia che la protagonista Jeanne ha maturato per gli uomini".
Il cast
A dirigere Qualcosa di troppo è Audrey Dana, regista e attrice francese. Dopo vari anni di formazione teatrale, la Dana ha cominciato a recitare al cinema dopo essere stata notata da Claude Lelouch, che le ha proposto un ruolo in Roman de gare che le è valso una nomination ai César come miglior attrice esordiente.… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
Buona l'idea e anche i contenuti, ma mi è sembrato troppo "sciocco" sprattutto all'inizio. Ok essere timidi... ma Audrey Dana mi sembra che esageri.
commento di Aiace68Ritratto paradossale e intimo di una donna alla ricerca di se stessa.
leggi la recensione completa di Fanny SallyNon un film memorabile, ma rispetto alle commedie francesi verbose a "tavolino" trova un suo ragionevole perché. Le risate non mancano e ci si diverte abbastanza.
leggi la recensione completa di Mike.WazowskiUna commedia discontinua, ma due risate le regala
leggi la recensione completa di lino99