Durante una notte nel 1912, un ispettore di polizia si reca presso la villa di una famiglia benestante e influente per indagare sul suicidio di una giovane donna. Inizia così un'accurata ricostruzione degli avvenimenti per tentare di comprendere le ragioni del gesto della defunta.
Dato l’argomento, iniziamo con una confessione (davanti a dio e agli uomini): fino a questo momento di Aisling Walsh (Dublino, 1958; una ventina di lavori in tutto, fra cui molte serie e film tv, sin da metà anni ‘80 - “Trial & Retribution”, “Wallander” -, e poi, tra gli altri: “Song for a Raggy Boy”, “The Daisy… leggi tutto
Dato l’argomento, iniziamo con una confessione (davanti a dio e agli uomini): fino a questo momento di Aisling Walsh (Dublino, 1958; una ventina di lavori in tutto, fra cui molte serie e film tv, sin da metà anni ‘80 - “Trial & Retribution”, “Wallander” -, e poi, tra gli altri: “Song for a Raggy Boy”, “The Daisy…
“- Perché credi in Dio? - Perché non credo nelle persone. Se non credessi in Dio, sarei perduta per sempre.”
E fa bene Eva (toh! guarda un po’ che nome...), la ragazza suicida, a credere in Dio, perché proprio Dio (incarnato) è uno dei personaggi protagonisti del film. Un film che è un peccato dover catalogare come…
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Commenti (1) vedi tutti
Una pura formalità.
leggi la recensione completa di mck