Trama
Cina, 3100 anni fa circa. Re Miao Chuang (Seung-ho Kim) governa il suo regno con la forza bruta, riduce i prigionieri di guerra alla schiavitù e li fa vivere in condizioni inumane. I loro lamenti non sfuggono, però, al cuore gentile e compassionevole di sua figlia, la principessa Miao Shang (Li Hua Li), che si converte al Buddhismo, sfida il padre conquistatore, che la obbliga a danzare per umiliarla, con una danza inneggiante alla Compassione, e sfida la morte conducendo migliaia di persone schiave nel suo regno verso una nuova terra per venerare il Buddha. Nei secoli, la principessa viene ricordata come la Dea della misericordia. Questa è la sua storia.
Note
Kuan Yin (Guanyin o Gunanshinyin) è la sembianza femminile che il buddismo cinese ha dato ad Avalokitesvara, il bodhisattva della compassione. Nel taoismo è nota come la Dea della misericordia, in Giappone come Dea Kannon. Fu Lei, dice la leggenda, con le spoglie mortali di Li Miao Shan, che portò il buddhismo nell'antica Cina e poi ascese al cielo.
Il film, ricco di effetti speciali, sembra ispirato anche da elementi biblici come l'esodo guidato da Mosè, la danza di Salomè per Erode, l'apertura delle acque del mar Rosso (qui sostituita dall'apparizione di un ponte) e la storia d'amore narrata in Quo Vadis (1951) tra il tribuno Marcus Vinicius (Robert Taylor) e la cristiana Lygia (Deborah Kerr).
La musica, in parte ispirata ai kolossal biblici americani, è di Eddie H. Wang Chi-Ren e Lan-Ping Chow, le liriche delle canzoni sono di Di Yi Chen.
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