Regia di Lisa Azuelos vedi scheda film
Visto e rimosso, questo patetico film Tv (meno male) distribuito nelle sale solo in Francia, e passato su RaiUno in prima serata.
Prodotto da Francia-Italia- Marocco e diretto da Lisa Azuelos, narra la vita di una cantante di origine italiana, nata al Cairo in Egitto ed esportata in Francia, dove ottenne un grande successo, prima di approdare in Italia, madrina di Luigi Tenco al Festival di San Remo, del quale tutti ricordiamo il tragico epilogo.
La carriera di Dalida ha alterne fasi, a causa della sua vita sentimentale, un matrimonio fortemente voluto con Lucien Morisse (Jean Paul Rouve), cornificato dopo trenta giorni con un giovane pittore di origine polacca conosciuto al Festival di Cannes, per passare poi ad un sedicente mago convinto di possedere la pietra filosofale, ma subito dopo subentra Luigi Tenco, e per ultimo un giovane
scrittore , Lucio (Brenno Placido). Sembra di rivedere Nimphomaniac, con tutto il rispetto per Lars Von Trier.
La Azuelos punta molto su questo argomento, ma 124 minuti sono troppi, per un film che non lascerà alcuna traccia del suo passaggio.
Troviamo un penosissimo Riccardo Scamarcio, nella parte del fratello-agente-impresario, e Alessandro Borghi, un improbabile Luigi Tenco, per finire con Brenno Placido, privo di espressione e assai poco convinto della parte affidatagli.
Dalida è la modella Sveva Alviti, che fa quello che può, ma resta lontana dalla figura enigmatica ed empatica che la vera cantante riusciva ad essere sul palcoscenico dell' Olimpia di Parigi e in quelli di tutto il mondo.
A salvare il salvabile la colonna sonora con i grandi successi di Dalida.
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