Paterson guida gli autobus nella città del New Jersey che porta il suo stesso nome. Ogni giorno rispetta una sorta di routine oramai collaudata: attraversa il solito percorso, osserva la città alla deriva dal suo parabrezza, ascolta frammenti delle conversazioni della gente intorno a lui, scrive poesie, va a fare passeggiate con il suo cane, si ferma in un bar e beve una birra. Poi va a casa dalla moglie Laura, il cui mondo è invece in continuo cambiamento, fatto di sogni e progetti diversi e ispirati. I due si amano: mentre Paterson sostiene le ambizioni di lei, Laura apprezza in segreto il suo talento per la poesia. Nel corso di una settimana, si osservano i loro trionfi e le loro sconfitte, così come quelle dell'intera cittadina di Paterson.
Approfondimento
PATERSON: UNA STORIA SEMPLICE
Scritto e diretto da Jim Jarmusch, Paterson racconta la storia di Paterson, un giovane che vive nella città a cui deve il suo stesso nome: Paterson, nota in passato per essere stata la patria di poeti - da William Carlos Williams ad Allan Ginsberg - e ridotta oramai in pieno declino. Autista d'autobus di una trentina d'anni, Paterson conduce una normalissima esistenza con la moglie Laura, con cui condivide entusiasmo, progetti ed esperienze, e il cane Marvin, un bulldog inglese. Ogni giorno Paterson scrive anche poesie in un quaderno segreto, che tanto segreto alla fine non è.
Con la direzione della fotografia di Frederick Elmes, le scenografie di Mark Friedberg, i costumi di Catherine George e le musiche degli Sqürl, Paterson conta sulle interpretazioni di Adam Driver e Golshifteh Farahani, nei panni rispettivamente di Paterson e della moglie Laura. Poche le parole di presentazione scelte dal regista per accompagnare il film in concorso al festival di Cannes 2016: «Paterson racconta una storia tranquilla, senza conflitti drammatici. La sua struttura è semplice: segue sette giorni della vita dei protagonisti. Paterson rende omaggio alla poesia dei dettagli, delle variazioni e dei cambiamenti quotidiani. Il film è un antidoto alla noia e all'oscurità dei film drammatici e del cinema d'azione. È un film che lo spettatore dovrà lasciare fluttuare davanti ai suoi occhi come le immagini che si vedono dal finestrino di un autobus mentre si attraversano le strade di una piccola città dimenticata».
Ci si affeziona alle giornate di Paterson autista/poeta della città di Paterson (quella del processo Hurricane) che sembrano tutte uguali ma come quelle di tutti, sono in divenire. E succedono tante cose, che Jarmusch, regista osservatore privilegiato, con la sua 'fortunatamente monotona' deliziosa grazia, ci racconta ma senza raggiungere Ghost Dog
Il fatto stesso che abbia dovuto suddividere la visione in quattro serate la dice lunga sul tipo di film.
A parte questo, non è affatto un brutto film, a patto che vi piaccia la poesia e la semplicità di un ambiente provinciale multietnico eppure mai conflittuale.
Voto: 6,5
JIM JARMUSCH E L'ARTE, UNA COPPIA DI NOTE CONSONANTI, COME LE MOLTEPLICI - PUR DISSONANTI, ALCUNE - SUGGERITE NEL FILM... UN INNO ED INCORAGGIAMENTO ALLA CREATIVITA', ALLA FIDUCIA, ALL'OTTIMISMO E ALL'AMORE, NEL TIEPIDO E RASSICURANTE NIDO DELLA QUOTIDIANITA' CHE PUO' ESSERE, PUR SEMPRE, POESIA...
Neruda, Il cittadino illustre, Paterson: la stagione cinematografica, dopo il vuoto dell’estate, ha proposto tre film sulla poesia. Me ne compiaccio, sperando che si tratti dell’ inizio di un cambiamento, finalmente, dopo una stagione anche troppo incentrata sulle ricostruzioni giornalistiche, cronachistiche, biografiche e documentaristiche.
Quello di cui avevo bisogno. Film rilassante, effetto Valium, cellphone-free. La vita che scorre anodina, qualche sogno nel cassetto (che probabilmente mai si avvererà) e un po' di poesia per restare vivi e avere uno scopo.
La vita ordinaria di un autista, dedito alla poesia e innamorato della propria donna. Il senso di questo film di Jarmusch - in cui non succede nulla - forse sta in questo: anche l'esistenza più ordinaria non è poi così banale se si riesce a custodire in sé la capacità di fantasticare: l'amore per qualcosa o per qualcuno. Voto 7/10.
dopo tante opere mirabili, ecco che arriva un Jarmusch un po' meno incisivo del solito.
certo, come sempre nei suoi film ci sono dei momenti magici e spiazzanti, ma qua e là aleggia un po' troppo il dejà vu e, probabilmente, un po' di stanchezza.
Paterson vive e lavora a Paterson: fa l'autista di bus ma sogna la poesia;anzi la scrive,provando di questa passione le emozioni che la sua vita ordinaria non potrà mai dargli.Jarmusch sembra scherzare, ma lancia messaggi universali nascosti dietro la quiete ordinaria della vita di tutti i giorni. E ci fa stare bene in due ore di bizzarra tenerezza
Il film è carino, qua e la si sorride, ma alla fine la vita di questo autista/poeta è così normale che è forte il rischio di addormentarsi. Rispetto ai giudizi letti su Film TV e Rolling Stone l'ho trovato abbastanza deludente, dello stesso regista consiglio piuttosto Daunbailò, Coffee and cigarettes, Broken Flowers e Blue in the face.
Un piccolo film poetico sulla poesia, in cui Jarmusch riesce a realizzare il miracolo di portare sullo schermo la magia della parola poetica, inserendola nel quotidiano più banale. Semplicemente perfetto.
Uno dei film più irritanti e inutili del 2016, con personaggi posticci e dialoghi da Baci Perugina. Se possibile il doppiaggio riesce a far scendere l'asticella ancora più in basso.
Realtà diminuita.
Una realtà diminuita, alleggerita del superfluo e proprio per questo libera di protrarsi, dilatarsi, ripetersi. Distinguere tra novità e sorpresa, sapendo cogliere la seconda anche in assenza della prima, può aprire la strada alla poesia del quotidiano, elegia dell’abitudine che illumina di significato gesti attesi, parole… leggi tutto
Premessa: Sono sempre stato convinto che un lavoro cinematografico “arrivi” ad ognuno anche in funzione di quelle che sono le sue complessive visioni esistenziali. Spesso nei film cerco conferme a ciò in cui credo, ma non ignoro ciò che, sulla carta (meglio sulla pellicola) promette di scardinare, disintegrare, annientare le mie tristi teorie o almeno rimetterle in… leggi tutto
Aspetto Jarmusch un po' come fa Paterson seduto sulla panchina a fissare il vuoto, almeno dal 2005, dai tempi dell'ottimo "Broken Flowers". Lo aspetto un po' come si fa con l'ispirazione, ma niente, passano le stagioni, ma di Jim all'orizzonte non c'è manco l'ombra. "Paterson" è un film patetico e sonnolento, una specie di haiku cinematografico che a differenza del breve… leggi tutto
Paterson è anche e soprattutto una pellicola sul tempo, quello del racconto cinematografico, quello della vita quotidiana, con le sue ripetizioni, le attese, le improvvise accelerazioni. Un tempo ciclico e frammentato, fatto di segmenti che si incastrano come i versi di una poesia, in quella routine che diventa lirica, una volta trasformata in parole, che Paterson scrive sul suo quaderno,…
"Cose permanenti e fondamentali come il lampo, non il lampione." Matteo Meschiari, modenese classe ‘68, professore a Palermo e in giro per mezza Francia di, ebbene sì (p. 1), demo-etno-antropologia…
Ma francamente...che due maroni! (altro che pancake) :D
Jarmusch deve aver fumato e/o bevuto pesante con questo film, che a dispetto degli attori, ha due ottimi protagonisti: uno è il cane (simpaticissimo) e l'altro sono le poesie (comunque carine) che non so se scritte dallo sceneggiatore, da Jarmusch stesso o dal poeta citato nel film William Carlos Williams ma poco importa.…
Film che adoro, che mi hanno cambiato, che mi hanno fatto crescere e che mi hanno insegnato tante belle cose: questa è la lista dei miei film preferiti. Ne avevo 94 ma mi sembravano eccessivi e quindi ne ho…
Paterson è il titolo del poema epico di William Carlos Williams, grande poeta americano. Ma è anche il nome di una piccola città del New Jersey e il nome del protagonista di questo film, a sua volta fan del libro di poesie di Williams e lui stesso poeta. Le coincidenze e i rimandi non sono un caso nell’ultima pellicola di Jim Jarmush.
Pellicola che, pur nello…
Paterson è una piccola cittadina di 140.000 abitanti del New Jersey, chiamata anche Silk City (città della seta) in quanto, in piena rivoluzione industriale, importante centro produttivo di tessuti pregiati oltre che patria (misconosciuta) di poeti (il medico e poeta William Carlos Williams, originario della città, gli dedicò cinque volumi di poesie), attori comici…
Il fatto stesso che abbia dovuto suddividere la visione in quattro serate la dice lunga sul tipo di film. Non aspettatevi ritmo e colpi di scena, non succede assolutamente nulla e anche l'unica "tragedia" è ampiamente prevedibile.
A parte questo, non è affatto un brutto film, a patto che vi piaccia la poesia e la semplicità di un ambiente provinciale multietnico eppure…
Per cominciare, iniziamo - se non col "significato", almeno - col senso del film: ad un certo punto Laura, saputo da Paterson che questi ha scritto una poesia sugli Ohio Blue Tip Matches e la loro confezione, gli chiede: "Really? Does it mention the little megaphone shape the letters make?", e Paterson - che non vuole fare un back-up, aka fotocopie, del suo taccuino di poesie in copia…
Quando si resta perlopiù a guardare la vita che scorre piuttosto che decidere di viverla per intero. Per scelta, per costrizione, per timidezza, per evidente inettitudine alla competizione. Quando poi succede…
Chi ama il cinema di Jarmusch anche stavolta non resterà deluso. Un film sussurrato questo Paterson, che scava nel cuore ma sa anche essere inquietante. Jarmusch ci racconta una settimana, come tutte le altre, di una giovane coppia appesa alla routine, dietro alla quale escono un po' alla volta i sogni. Non c'è però la ricerca disperata di un cambiamento, ma solo la…
Allora, comincerei col dire che è raro vedere film del genere, e serviva un regista come Jarmusch, che l’ha anche scritto, perché succedesse. E’ un film non film, non succede assolutamente nulla per tutto il tempo, se non la vita di tutti i giorni. Il bravo Adam Driver fa l’autista di autobus, ha una bella moglie a casa, la quale si ingegna a passare le ore tra…
Paterson, alias Adam Driver, è un giovane conducente di autobus nell’omonima cittadina nel New Jersey, ama profondamente la poesia e lui stesso si diletta a scriverle, in tutti i tempi morti, su un taccuino. E’ un abitudinario: ogni giorno raggiunge la stazione dei bus a piedi, guida osservando la cittadina e ascolta con vivo interesse i discorsi dei passeggeri, nelle pause…
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Commenti (22) vedi tutti
Ci si affeziona alle giornate di Paterson autista/poeta della città di Paterson (quella del processo Hurricane) che sembrano tutte uguali ma come quelle di tutti, sono in divenire. E succedono tante cose, che Jarmusch, regista osservatore privilegiato, con la sua 'fortunatamente monotona' deliziosa grazia, ci racconta ma senza raggiungere Ghost Dog
commento di marco biSarà anche un Film Poetico ma chi inventa queste Storie lagnose & Lente ?!?! voto.1.
commento di chribio1Viaggio in una vita che si fa poesia, e viceversa
leggi la recensione completa di Antonio_Montefalconeho sopportato 50 minuti nell'attesa che succedesse qualcosa.. scialbo, insignificante, noioso, ma vfc; voto 1
commento di stokaiserIl fatto stesso che abbia dovuto suddividere la visione in quattro serate la dice lunga sul tipo di film. A parte questo, non è affatto un brutto film, a patto che vi piaccia la poesia e la semplicità di un ambiente provinciale multietnico eppure mai conflittuale. Voto: 6,5
leggi la recensione completa di andenkoJIM JARMUSCH E L'ARTE, UNA COPPIA DI NOTE CONSONANTI, COME LE MOLTEPLICI - PUR DISSONANTI, ALCUNE - SUGGERITE NEL FILM... UN INNO ED INCORAGGIAMENTO ALLA CREATIVITA', ALLA FIDUCIA, ALL'OTTIMISMO E ALL'AMORE, NEL TIEPIDO E RASSICURANTE NIDO DELLA QUOTIDIANITA' CHE PUO' ESSERE, PUR SEMPRE, POESIA...
commento di DavideKingInk80Neruda, Il cittadino illustre, Paterson: la stagione cinematografica, dopo il vuoto dell’estate, ha proposto tre film sulla poesia. Me ne compiaccio, sperando che si tratti dell’ inizio di un cambiamento, finalmente, dopo una stagione anche troppo incentrata sulle ricostruzioni giornalistiche, cronachistiche, biografiche e documentaristiche.
leggi la recensione completa di laulillaL’Acqua Cade sullo Stupido Cane, ovvero: the “Ah-hah!” Movie.
leggi la recensione completa di mckJarmusch e il suo cinema poetico
leggi la recensione completa di siro17Film sensazionale, nel senso che fa sensazione (a me) che ci siano filmcosì diversi da tutto quanto viene solitamente proposto sul mercato.
leggi la recensione completa di tobanisLa vita quotidiana di provincia vista con gli occhi di un uomo sensibile. Grande prova di Adam Driver.
leggi la recensione completa di ShermanMcCoyOriginalissimo lavoro di Jarmusch. Delicato e introspettivo
leggi la recensione completa di Furetto60Un bel film poetico,fatto di gesti quotidiani,immerso nella poesia,averne di film cosi'....una boccata d'ossigeno,voto 8.
commento di ezioQuello di cui avevo bisogno. Film rilassante, effetto Valium, cellphone-free. La vita che scorre anodina, qualche sogno nel cassetto (che probabilmente mai si avvererà) e un po' di poesia per restare vivi e avere uno scopo.
commento di moviemanLa vita ordinaria di un autista, dedito alla poesia e innamorato della propria donna. Il senso di questo film di Jarmusch - in cui non succede nulla - forse sta in questo: anche l'esistenza più ordinaria non è poi così banale se si riesce a custodire in sé la capacità di fantasticare: l'amore per qualcosa o per qualcuno. Voto 7/10.
commento di alexio350"A volte, le pagine vuote offrono maggiori possibilità" ------- (Il turista giapponese) ------
leggi la recensione completa di leporellodopo tante opere mirabili, ecco che arriva un Jarmusch un po' meno incisivo del solito. certo, come sempre nei suoi film ci sono dei momenti magici e spiazzanti, ma qua e là aleggia un po' troppo il dejà vu e, probabilmente, un po' di stanchezza.
commento di giovenostaPaterson vive e lavora a Paterson: fa l'autista di bus ma sogna la poesia;anzi la scrive,provando di questa passione le emozioni che la sua vita ordinaria non potrà mai dargli.Jarmusch sembra scherzare, ma lancia messaggi universali nascosti dietro la quiete ordinaria della vita di tutti i giorni. E ci fa stare bene in due ore di bizzarra tenerezza
leggi la recensione completa di alan smitheeIl film è carino, qua e la si sorride, ma alla fine la vita di questo autista/poeta è così normale che è forte il rischio di addormentarsi. Rispetto ai giudizi letti su Film TV e Rolling Stone l'ho trovato abbastanza deludente, dello stesso regista consiglio piuttosto Daunbailò, Coffee and cigarettes, Broken Flowers e Blue in the face.
commento di mosez78Un piccolo film poetico sulla poesia, in cui Jarmusch riesce a realizzare il miracolo di portare sullo schermo la magia della parola poetica, inserendola nel quotidiano più banale. Semplicemente perfetto.
leggi la recensione completa di SpringwindIl cinema che vuol essere "poetico" è da sempre terribilmente fatuo e stucchevole: qui c'è pure la leziosità di Jarmusch...
commento di brian77Uno dei film più irritanti e inutili del 2016, con personaggi posticci e dialoghi da Baci Perugina. Se possibile il doppiaggio riesce a far scendere l'asticella ancora più in basso.
commento di tricker