Regia di Mario Imperoli vedi scheda film
Un playboy con la passione per la fotografia (anche e soprattutto di momenti privati e compromettenti) crede di aver strangolato a morte una ragazza; i problemi per lui si complicano ulteriormente quando si accorge che qualcuno gli ha sottratto gli scatti che lo ritraggono insieme alla vittima.
Autore di otto pellicole in poco più di quattro anni (1973-1977), come può facilmente intuirsi Mario Imperoli è un regista non eccessivamente dotato, che lavora più di quantità che di qualità; Istantanea per un delitto è un thriller a sfondo erotico che esce giustamente in un periodo nel quale opere di questo tenore avevano un pubblico. Ciononostante non è riuscito a farsi ricordare granchè. La sceneggiatura vede più firme di una sottoscrizione per un referendum: oltre a quella del regista - che figura accreditato anche come autore unico del soggetto - compaiono sul copione quelle di Vito Bruschini (scritto più in grande degli altri nei titoli di testa), Mario Brenta, Ezio Alovisi e di Franco Dalcer per quanto riguarda i dialoghi; se la tensione va e viene, contando anche qualche momento sufficientemente riuscito, è il ritmo della narrazione che arranca. Anche la recitazione è a livelli molto modesti, con un cast che prevede in scena, fra gli altri, Erna Schurer, Luis La Torre, Monica Strebel, Ugo Adinolfi (padre del futuro giornalista/politico Mario) e Lorenza Guerrieri. Erotismo contenuto, cartoline balneari poco ispirate (fotografia di Luciano Tovoli), musiche poppeggianti ben assortite (colonna sonora di Franco Bixio). 2,5/10.
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