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Scream Queens

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La recensione su Scream Queens

di scapigliato
6 stelle

Scream Queens fa bene solo alla prima puntata. Si applaude l’intenzione di fondo, la sincera critica velenosa di Ryan Murphy al sistema americano. Le parole chiavi di Scream Queens sono: ambizione, umiliazione, bellezza, ricchezza, lusso, classismo, narcisismo, egocentrismo, popolarità. E non sono solo parole chiave, sono anche i disvalori di un’America, quella dell’upper class o dell’upper class in progress, miope difronte alla propria ignoranza ed incapace di virare radicalmente verso il bene comune, quello sobrio ed essenziale del mito americano. Gli eccessi razzisti, classisti, omofobi ed egomaniacali di questa classe alto borghese e danarosa, i vip della strada accanto, vengono presi da Murphy e riprodotti a livello iconografico e linguistico con gli eccessi barocchi e demenziali di una scrittura votata completamente al rialzo e all’insolito e al grottesco, fino a raggiungere l’inconsistenza narrativa che è anche, voglio credere, l’intenzione ultima dello sviluppatore: l’inconsistenza, il vuoto maleducato e senza vergogna delle classi sociali benestanti.

Inoltre, la serie, cercando di imitare il successo imprevisto della serie cugina Scream di Mtv, vuole giocare anche lei a destrutturare il genere. Lo fa però attraverso la parodia. Una parodia così eccessiva che fa naufragare il progetto verso gli arcigni scogli dell’insostenibilità. Come American Horror Story, anche Scream Queens è una serie “femminile”. Il pettegolezzo, le malelingue, la curiosità impicciona negli affari altrui, ragazze che si prendono per i capelli e si graffiano come gatte per il territorio, sono la struttura tematica portante, mentre i temi e i motivi tipici del genere slasher, ovvero il killer mascherato, le vittime tutte giovani e massacrate in modo orrendo e creativo, le armi da taglio, il body count, etc, sono solo orpelli iconografici appiccicati al fondale dipinto.

Vista una puntata – davvero bella, divertente e piena di sottotesti critici – poi viste tutte. Non è più necessario continuare.

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