Regia di Fabrizio Lori vedi scheda film
Thailandia. Due italiani, coinvolti in un grosso traffico di droga, finiscono nel mirino di un potente poliziotto corrotto e violento. Liberarsene non sarà affatto facile.
"Questo film è stato realizzato con il concorso finanziario del Ministero del Turismo e dello Spettacolo". Già la didascalia di apertura sembra in tutto e per tutto un'ammissione di colpa, un modo schietto e preciso di costituirsi. La situazione poi, nel corso del film, non migliorerà: anzi. Opera seconda - a otto anni da Il falco e la colomba (1981) - di Fabrizio Lori, anche autore del soggetto, anche autore della sceneggiatura insieme a Kristin Jarratt e Antonio Frezza, anche fra gli interpreti, anche produttore, Bangkok... solo andata è una delle tante pellicole esotico-erotiche di quel periodo, ma con una serie infinita di falle logiche nella trama, errori o mancanze tecniche nella confezione e problematiche di varia natura. La più inspiegabile delle quali è senz'altro il titolo, visto che da Bangkok i 'nostri eroi' ci tornano, eccome. Sul piano dell'azione, dell'avventura, del mistero (e, perchè no?, delle scene torbide di sesso o di nudo) c'è proprio pochetto, ma ciò che colpisce maggiormente è l'imperizia nella recitazione e nella direzione degli attori, fra i quali il più quotato - pensa un po' - è Saverio Vallone, ma si rilevano anche le presenze in ruoli centrali di Jean Hebert e di Raffaella Baracchi, direttamente dallo Snack Bar Budapest (1988) di Tinto Brass. Il risultato è involontariamente - ma fino a un certo punto, viene il sospetto - demenziale, con scene madri irresistibili quale quella dell'omicidio del poliziotto thailandese, che vale la pena tacere per non togliere il piacere della visione all'eventuale amante del trash che andrà ad approcciarsi al film. 1,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta