Regia di Argyris Papadimitropoulos vedi scheda film
Kostis è un medico sui quarant’anni, con un passato professionale e sentimentale alle spalle non proprio brillante. Un giorno inizia a esercitare la professione su un’isola della Grecia. La triste routine delle sue giornate, persa tra le visite ai pazienti e lunghi momenti di solitudine, viene interrotta in estate dall’arrivo di alcuni giovani vivaci, giunti sull’isola per sperimentare ogni sorta di divertimento. In particolare, l’incontro con la bella e disinibita Anna, sembra poter rappresentare per il medico un punto di svolta.
Il film del regista Argyris Papadimitropoulos mette al centro della scena la figura di uomo che, sebbene relativamente giovane, pare aver rinunciato a qualsiasi forma di gioia. L’incontro con Anna riapre le porte del destino: lei è immagine di quella gioventù spensierata, che tutto può, che il dottore ha ormai perso e forse mai veramente avuto. Ma la gioia improvvisa può anche dare alla testa, e farci perdere contatto con la realtà, impedendoci di comprendere cosa è ancora alla nostra portata e cosa no. Così il film traccia, con implacabile e ammaliante durezza, le peripezie di un individuo che, dopo avere sfiorato la felicità, se la vede scappare dalle mani, e, non potendo accettarlo, finisce per umiliarsi in tutti i modi possibili. La bellezza dell’isola, infatti, poteva concedergli ancora qualcosa ma non tutto, e non sapersi accontentare, alla fine, rimane l’errore più grande.
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