Janina Duszeiko, ex ingegnere, astrologa e vegetariana, vive in un piccolo e pittoresco villaggio nelle montagne dei Sudeti. Una notte, si imbatte in un corpo morto vicino alla sua abitazione. La vittima è un bracconiere morto in circostanze misteriose. Col tempo, nella zona vengono rinvenuti altri cadaveri di gente nota: erano tutti cacciatori che secondo Janina sono stati uccisi da animali selvatici. Di fronte a un ulteriore ritrovamento, Janina diviene la principale sospettata della polizia e il susseguirsi degli eventi non lascia ulteriori dubbi agli agenti.
Un grido silenzioso, un coraggioso atto di doverosa riflessione sulla natura e su ogni forma di vita. Film di un lirismo talvolta straziante ma pieno anche di ottimismo, che germoglia proprio nel dolore e nel massacro degli (spesso indifesi) animali.
ottima produzione polacca che con notevole senso autocritico rivela la meschina e troglodita cultura cattolica polacca che giustifica la crudeltà sugli animali e ridicolizza coloro che li difendono. Più che cacciatori andrebbero definiti sparatori, che come i bracconieri uccidono per il piacere di farlo, senza alcun criterio
Mah. Di difficile valutazione. La narrazione è originale ma quel che non è all'altezza è la regia che insegue alte vette senza mai raggiungerle. Si vedono spesso scintille che promettono grandi cose che alla fine non mantengono scadendo nella banalità. Cinema contaminato dalla televisione. 5.5
Un bel film che fa immergere nei boschi innevati polacchi dove una convinta animalista lotta contro il bracconaggio e la barbarie generale del posto dove vive.
Notevoli le immagini del set naturale, colonna sonora inrigante.
Polonia, Klodzko Valley. La solitaria, anziana, Janina Duszejko (Agnieszka Mandat) conduce una mite esistenza, insegnando inglese in un paese isolato, sommerso per lungo tempo dalla neve e in compagnia dei suoi due fedeli cani. Animalista convinta, conduce una personale lotta, senza ottenere alcun ascolto, contro i bracconieri. I rappresentanti della religione e delle forze… leggi tutto
In un villaggio di campagna situato in una zona di confine polacca, una anziana ma vitale ed eccentrica insegnante in pensione di nome Janina, si prodiga ad insegnare senza profitto la lingua inglese ai ragazzi del villaggio, ed alterna questa attività alla sua crociata personale per la tutela degli animali, soprattutto quelli selvatici, in quei luoghi particolarmente esposti… leggi tutto
Non la vedi, la tigre. Non tutti i cacciatori sono bracconieri, ma tutti i bracconieri sono cacciatori. Per la stima di uno scempio "collaterale": https://www.vittimedellacaccia.org/. Se…
La vita stessa che si mostra. Potrebbe essere (contenuto in) un capitolo dei “Souvenirs Entomologiques”, la monumentale opera magna di Jean-Henri Fabre -[ben citato in bibliografia, così come…
"Il termine veleno si presta a varie dissertazioni; presso i Romani si faceva una distinzione tra venenum bonum, quello che serviva a curare e venenum malum quello che era letifero. La dualità semantica del…
Una sedicenne borghese (diciassette anni dopo una dodicenne, Severn Cullis-Suzuki) e l’ufficio stampa di una Corte Costituzionale dialogano e sentenziano occupando un vuoto legislativo e chiamando in causa la…
In un villaggio di campagna situato in una zona di confine polacca, una anziana ma vitale ed eccentrica insegnante in pensione di nome Janina, si prodiga ad insegnare senza profitto la lingua inglese ai ragazzi del villaggio, ed alterna questa attività alla sua crociata personale per la tutela degli animali, soprattutto quelli selvatici, in quei luoghi particolarmente esposti…
Riferimenti:
//www.filmtv.it/post/36889/il-sondaggione
(è il Post in cui trovate tutto ciò che ha preparato questo aggiornamento dell' Antologia Cinèmatographe)
cinématographe -…
Francamente, non capisco. Molte cose, chiaro: la fisica quantistica e la quantità di sticazzi che m'aizza ogni notizia esplosiva (“boom!”, “hype!”, “imperdibile!”, e via di…
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Commenti (7) vedi tutti
Un film un po' insolito,tra animali morti,cacciatori morti...e una protagonista un po' fuori di testa....prodotto in Polonia.
commento di ezioUn grido silenzioso, un coraggioso atto di doverosa riflessione sulla natura e su ogni forma di vita. Film di un lirismo talvolta straziante ma pieno anche di ottimismo, che germoglia proprio nel dolore e nel massacro degli (spesso indifesi) animali.
leggi la recensione completa di undyingottima produzione polacca che con notevole senso autocritico rivela la meschina e troglodita cultura cattolica polacca che giustifica la crudeltà sugli animali e ridicolizza coloro che li difendono. Più che cacciatori andrebbero definiti sparatori, che come i bracconieri uccidono per il piacere di farlo, senza alcun criterio
commento di MaciknightMah. Di difficile valutazione. La narrazione è originale ma quel che non è all'altezza è la regia che insegue alte vette senza mai raggiungerle. Si vedono spesso scintille che promettono grandi cose che alla fine non mantengono scadendo nella banalità. Cinema contaminato dalla televisione. 5.5
commento di fra_pagaL'artata natura.
leggi la recensione completa di mckFilm notturno e assai noioso ma Recitato come si deve.voto.4.
commento di chribio1Un bel film che fa immergere nei boschi innevati polacchi dove una convinta animalista lotta contro il bracconaggio e la barbarie generale del posto dove vive. Notevoli le immagini del set naturale, colonna sonora inrigante.
commento di almodovariana