Regia di Castellano & Pipolo vedi scheda film
Castellano & Pipolo scrivono e dirigono, Celentano 'molleggia' senza posa e la Muti, semplicemente, sta in posa: come volevasi dimostrare, il botteghino ringrazia. Prodotto di qualità non eccelsa strutturato addosso al suo protagonista, con un ruolo di secondo piano anche per Adolfo Celi; c'è di buono che la volgarità quasi non compare e che Celentano al suo meglio, lasciato solo a sbizzarrirsi davanti alla camera, è senz'altro un vero talento. La storia è insipida ed il lieto fine scontato, ma sarebbe da pazzi chiedere di più. 4,5/10.
Una principessa in visita a Roma si avventura da sola per la città; incontra un autista di bus e vive con lui giornate folli e divertenti: sboccia l'amore.
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Celentano lo ho ammirato come cantante ma come attore lo detesto e questo film mi fa rivalutare i film di Vanzina e questo è tutto dire. La storia è insipida e stucchevole, per non dire altro. Celentano "molleggia" come al solito e questo è il talento che esprime. La recensione è coerente ma il voto, almeno per i tuoi canoni, è eccessivo. Un caro saluto.
A me invece Celentano attore è sempre piaciuto, pur con tutti i suoi limiti ed evidenti difetti. Sarà che sono cresciuto nel suo momento di maggior successo come attore e quindi certi titoli, come questo, mi riportano all'infanzia... non saprei, cerco sempre di tenermi lontano dai giudizi 'affettivi'. Comunque, se già non ti piace Celentano come protagonista, figuriamoci affiancato dalla Muti... un saluto!
Caro Miguel, anche a me alcuni film mi ricordano l'infanzia facendomi tornare indietro nel tempo, però un conto sono quelli di spessore e un conto sono quelli di Celentano che giudicarlo attore lo trovo un "tantino" esagerato. Un carissimo saluto.
Una sceneggiatura scopiazzata tra "Vacanze romane" ed il gossip dell'epoca sulle scappatelle sessuali della principessa Carolina del principato di Monaco, cui tutto l'impianto scenico riporta. Un Celentano ripetitivo e mai attore, inchiodato alla sua caratterizzazione monocorde. Di grande spessore Adolfo Celi che senza sprecarsi esibisce il suo talento da teatro classico per qualche spicciolo senza scomporsi ma pur sovrastando tutti a conferma che ad un grande basta dire una battuta per mostrare il proprio talento ("Amici miei" docet). Muti, non pervenuta: oggi potrebbe essere sostituita dall'IA ma, non esistendo all'epoca, si limita ad esprimersi come un cartone animato bidimensionale
Finalmente trovo qualcuno più drastico di me! Ti auguro di non venire seppellito da una marea di insulti e minacce - con la complicità di chi amministra e gestisce il sito - come capita costantemente al sottoscritto.
Grazie!
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