Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
Per Luchino Visconti, già autore di un paio di lungometraggi (Ossessione e La terra trema), Appunti su un fatto di cronaca è poco più che un esercizio: un corto di appena cinque minuti di durata e di impostazione adeguatamente - dati i tempi - neorealista, con squarci di borgate romane, esterni in pieno giorno con bambini che giocano e ragazzi a passeggio, una voce esterna a fornire il commento alle vicende di cui il film tratta. Si parla dell'omicidio di Annarella Bracci, appena 12enne, avvenuto la sera del 18 febbraio 1950 e capace di attirare immediatamente, per la sua crudeltà e per l'indagine serrata che ne seguì, la curiosità popolare. Visconti non è presumibilmente molto in linea con gli argomenti, ma l'approccio verista reca senz'altro i segni della sua matrice artistica; il lavoro si situa all'interno del progetto Documento mensile, a capo del quale c'è nientemeno che il giovanissimo Marco Ferreri. Nota interessante: attorno al medesimo caso Bracci si sviluppa la trama di Ai margini della metropoli, lungometraggio che Carlo Lizzani licenzia pochissimi mesi più tardi, nel 1952. Sufficienza 'politica'. 6/10.
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