Fellini segue alcuni clown e ricostruisce il magico mondo del circo a partire da quando, bambino, entrò per la prima volta sotto un tendone restandone affascinato. Alcuni personaggi della sua infanzia riminese sono a loro volta assimilabili a figure clownesche: la suora nana, il capostazione bersagliato dai lazzi degli studenti, i vetturini della stazione... La conclusione è una sgangherata parata, allegorico richiamo alla morte del clown.
Note
Con un inconsueto taglio documentaristico, ma senza rinunciare alla sua consueta immaginosità, Fellini crea sullo schermo una metafora della vita attraverso la vita del circo e dei suoi interpreti. Sotto la guida di Tristan Rémy, il film presenta alcuni esponenti di famose famiglie circensi: gli italiani Orfei, i francesi Annie e Gustav Fratellini, ultimi discendenti della celebre dinastia, e poi, ancora: Fanfulla, Père Loriot, Alex e Bario...
Una storia da non dimenticare, anche se è finita, la modernità se l’è portata via e nulla potrà mai sostituirla, neppure il cinema.
Si può immaginarla con la fantasia del più grande portatore sano di fantasia del secolo scorso, Federico Fellini, e con la musica di Nino Rota che supera sé stesso per l’occasione.
Lugubre inno funebre alla figura del clown. Si ride e ci si commuove senza capire se Fellini ha mai superato la paura che il primo incontro con i pagliacci del circo gli ha procurato.
Non è un film, non è un documentario, difficile credere che possa piacere ai bambini e tantomeno ai grandi. E' soltanto un appagamento delle fantasie di Fellini e non rende minimamente giustizia allo spettacolo ciercense.
Il bambino, ormai grandicello, vede crescere nel campo brullo davanti casa un gran tendone rotondo che finisce a punta sulla sommità.
Non sa cosa sia e la mamma, indaffarata tra cucina e panni da stirare, se la sbriga con un minaccioso: “Sono i pagliacci, stà bono se no te faso portar via da quei zingari”.
Di sera il tendone diventa un’immensa… leggi tutto
L’inizio è un preludio di Amarcord: una sera il Federico bambino vede montare il tendone di un circo, poi assiste a uno spettacolo e si spaventa (anziché ridere) davanti ai pagliacci, che gli ricordano i personaggi bislacchi e pazzoidi del suo paese. Il resto del film è un making of di sé stesso: Fellini sta realizzando un documentario, fa visita a Liana Orfei… leggi tutto
Inizia così quella che io definisco la "seconda era" dell'opera Felliniana.
Insieme a "Roma" è un documentario certamente, ma anche un film altrmente sperimentale a parer mio.
In ogni caso Fellini ci trasporta ancora una volta dentro i suoi ricordi o i suoi sogni.
Momenti comici, momento grottechi, momenti tragici, finale molto triste e toccante.
L'arte…
Un viaggio sentimentale girato in Francia e in Italia, alla ricerca delle tracce dei grandi pagliacci di ieri, da uno dei pochi cineasti che nei suoi film ha mostrato il suo amore per questi interpreti, un affetto che risale a un'esperienza d'infanzia nella sua città natale Rimini, che viene amorevolmente ricreato nella scena di apertura onirica. Realizzato per la televisione italiana, il…
Uno dei pochi film di Fellini che non ero ancora riuscito a vedere, "I clowns" è un documentario realizzato per la Rai che analizza la figura del pagliaccio da un punto di vista sia artistico che sociale, attraverso un'inchiesta che porta lo stesso Fellini e la sua troupe ad incontrare e intervistare diversi clown ed esponenti prestigiosi del circo di una volta. È un film…
Il bambino, ormai grandicello, vede crescere nel campo brullo davanti casa un gran tendone rotondo che finisce a punta sulla sommità.
Non sa cosa sia e la mamma, indaffarata tra cucina e panni da stirare, se la sbriga con un minaccioso: “Sono i pagliacci, stà bono se no te faso portar via da quei zingari”.
Di sera il tendone diventa un’immensa…
Fellini è sempre Fellini, la mano del maestro si vede dai piccoli particolari come dal modo di narrare vicende di per sè minori, dalla poetica dell'immagine alla giusta musica di sottofondo. Meticoloso più di quanto si possa credere, a volte "pesante" per ch vi ha lavorato insieme, ma un artista a tutto tondo. Lo si vede bene da "I Clowns", un'opera che si potrebbe definire…
“Ci vorranno dei mesi prima di scoprire la vera causa dell’incidente, supponendo che ce ne sia solo una. La cosa più probabile è che sia stata una concatenazione di coincidenze minime a…
L’inizio è un preludio di Amarcord: una sera il Federico bambino vede montare il tendone di un circo, poi assiste a uno spettacolo e si spaventa (anziché ridere) davanti ai pagliacci, che gli ricordano i personaggi bislacchi e pazzoidi del suo paese. Il resto del film è un making of di sé stesso: Fellini sta realizzando un documentario, fa visita a Liana Orfei…
Moira Orfei è morta ieri, artista circense che ha fatto della sua bizzarra immagine, un' icona unica e inconfondibile, con quei suoi capelli corvini raccolti in alto in una crocchia, il trucco pesante da artista…
Un omaggio di Federico Fellini al circo e in particolare alla figura del clown, per rievocare la magia di un mondo che - viene ribadito più volte - ormai è in procinto di scomparire, se non è già definitivamente scomparso. D'altra parte, con la sua combinazione di elementi fantastici e reali, niente più del circo poteva affascinare il grande regista, sempre…
Da ragazzo quando andavo al circo il numero che aspettavo con ansia era proprio quello dei clowns,sono sempre riusciti a divertirmi.Giusto fare un film su questa categoria di artisti,ritengo ancora oggi che andare al circo una delle poche cose rimaste per cui vale la pena fare il biglietto.
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Commenti (8) vedi tutti
Un documentario, un ricordo, un sogno....un film di Federico Fellini.
leggi la recensione completa di Vins87Sicuramente il più tenero realizzato dal maestro riminese.
leggi la recensione completa di Utente rimosso (VictorAoki)Commovente, ma un po' povero. Effettivamente la comicità dei clown è scomparsa ancorché sia mai esistita. 6,5
commento di BradyUna storia da non dimenticare, anche se è finita, la modernità se l’è portata via e nulla potrà mai sostituirla, neppure il cinema. Si può immaginarla con la fantasia del più grande portatore sano di fantasia del secolo scorso, Federico Fellini, e con la musica di Nino Rota che supera sé stesso per l’occasione.
leggi la recensione completa di yumeLugubre inno funebre alla figura del clown. Si ride e ci si commuove senza capire se Fellini ha mai superato la paura che il primo incontro con i pagliacci del circo gli ha procurato.
commento di michelNon è un film, non è un documentario, difficile credere che possa piacere ai bambini e tantomeno ai grandi. E' soltanto un appagamento delle fantasie di Fellini e non rende minimamente giustizia allo spettacolo ciercense.
commento di UgoCatoneBellissimo, per me è un capolavoro!
commento di lonestarNon riempie di gioia ma comunque i clown fanno ridere
commento di Super Film