Regia di Roberto Capucci (II) vedi scheda film
Quattro romanisti in gita a Madrid per una partita di Champions si lanciano in prevedibili disavventure: sbronze, goliardia, canzoni da osteria, partite a calcetto contro tedeschi e a poker contro zingari, fino ad assistere al match e poter ritornare a casa.
Il viaggio è cambiamento, l'amicizia è la base più solida su cui costruire la propria vita, lo sport va inteso come sana competizione: i luoghi comuni traboccano da questo film, una commedia stanca nella forma e ancora più risaputa nei contenuti, cui non basta la scusante della destinazione 'popolare'. Quattro italiani malati di tifo (calcistico) vanno a fare i pappagalli in Spagna, complice l'atmosfera goliardica da addio al celibato di uno di essi, e se ne tornano con una squinzia facilmente abbordata, un carico di bei ricordi (cancellando così totalmente gli errori commessi durante le furiose scorribande in terra iberica) e ovviamente una vittoria al Santiago Bernabeu. Difficile davvero dire qualcosa di positivo su questa pellicola, che rappresenta l'esordio dietro la macchina da presa (nel lungometraggio) per Roberto Capucci; la sceneggiatura da quest'ultimo scritta insieme a Francesco Apolloni, uno dei protagonisti, esonda banalità e inverosimiglianze a più non posso, arenandosi ripetutamente in grossolane falle logiche (ad es. si guardi come viene malamente preparata la scena della partita di calcetto). Fra gli altri protagonisti troviamo Ricky Memphis, Primo Reggiani, Francesco Montanari, Ariadna Romero e, in un cameo nei panni di sè stesso, Giordano Bruno, ex Lazio e Napoli. Dopo il Real Madrid la Roma incontrò il Manchester Utd, ottenendo due severe scoppole che andarono a sommarsi al 7 a 1 rimediato a Manchester l'anno precedente. 2/10.
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