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C'era una volta

Regia di Breno Silveira vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su C'era una volta

di fratellicapone
3 stelle

...l'amore tra una ragazza ricca e un giovane delle favelas...un po' come Giulietta e Romeo solo che qui manca Shakespeare.

Non è facile che l’amore possa vincere le barriere sociali tra chi vive nelle favelas e chi vive in un palazzo elegante.

Dé è un giovane che abita nella favelas e lavora in un chiosco sulla spiaggia di fronte a un palazzo elegante e pieno di signori. Dé aveva visto Nina, una ragazza che abita in quel palazzo, la vedeva quando usciva o entrava e arrivava con ragazzi su macchine lussuose. Una sera Nina che piange su una panchina vicino casa, dopo essere stata malamente lasciata da un giovane che l’aveva accompagnata , e viene salvata da un’aggressione da Dé.

Dé ha una famiglia disastrata. Il padre li ha mollati da piccoli, il fratello piccolo Beto è stato ucciso dai trafficanti di droga e il fratello grande Carlone è in carcere (non in esilio come dice la recensione di Filmtv!).

Dé è sostanzialmente un bravo ragazzo e si innamora perdutamente di Nina. Nonostante l’opposizione del padre di Nina anche la ragazza, dopo che ha conosciuto meglio Dé, si innamora. Ovviamente è tutta una lotta dell’amore contro chi si oppone a questa relazione, tra il padre di Nina, chiuso in apparente impeccabilità di alto borghese anche se si capisce che commette ogni sorta di illegalità, e il mondo della favela che è un mondo con sue leggi ed un suo ordine sociale. A governare questo mondo è Carlone che è scappato dal carcere con l’accordo di alcune guardie corrotte. Il finale sarà tragico, Carlone rapisce Nina per chiedere un riscatto necessario a pagare gli agenti che lo hanno liberato, Dé per liberare Nina uccide involontariamente il fratello e scappa con la ragazza. Arrivato giù alla collina della favela c’è la polizia ad aspettarlo.

E’ un film un po’ come Giulietta e Romeo. Lì c’erano gli odi familiari qui c’è il destino segnato dall’appartenenza ad un classe sociale. Film modesto, spesso noioso e con una recitazione al minimo sindacale.

Il finale, così amaro, lo riscatta in qualche modo.

Da non rivedere.

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